DECRETO SULLE VIRTU'
CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI
DIOCESI DI FRASCATI
CAUSA DI BEATIFICAZIONE E CANONIZZAZIONE
DELLA SERVA DI DIO MARIA TERESA
(al secolo: Teresa Maria Casini)
FONDATRICE DELLA CONGREGAZIONE
DELLE SUORE OBLATE DEL S. CUORE DI GESÙ'
(1864 - 1937) DECRETO SULLE VIRTU'
La Chiesa non può mai cessare di pregare il Padrone della messe perché mandi operai nella Sua messe (cfr Mt 9,38), di rivolgere una limpida e coraggiosa proposta vocazionale alle nuove generazioni, di aiutarle a discernere le verità della chiamata di Dio e a corrispondervi con generosità, di riservare una cura particolare per la formazione dei candidati al presbiterato (Giovanni Paolo II, Esort. Apost. post. sinod. Pastores dabo vobis, 2 AAS,LXXXIV [1992], 659).
La Serva di Dio Maria Teresa Casini ha fatto propria la sollecitudine della Chiesa per le vocazioni e la santificazione dei sacerdoti in molti modi, sia curando la formazione dei ragazzi aspiranti al sacerdozio, che dedicandosi a consolare il Sacro Cuore di Gesù per i sacerdoti che vengono meno alla fedeltà.
Questa fedele discepola di Cristo nacque a Frascati il 27 ottobre 1864 da Tommaso Casini e Melania Rayner, coniugi legittimi e benestanti. Due giorni dopo fu battezzata nella cattedrale della città e nel 1872 ricevette il sacramento della confermazione. Alla sua educazione cristiana provvide in modo appropriato l’ottimo padre, che le insegnò a conoscere Dio, ad amare la preghiera e i poveri e a fuggire il peccato. Morto l’amatissimo padre nel 1874, la famiglia si trasferì a Grottaferrata, in casa dei nonni materni.
Teresa, mentre era alunna delle Dame del S. Cuore, a Roma, si accostò la prima volta, con grande devozione, alla mensa eucaristica. Tornata in famiglia per la sua malferma salute, desiderò ardentemente di consacrarsi al Signore, nonostante che i familiari tentassero di orientarla alla vita coniugale.
Nel 1882, docile alle prescrizioni del confessore, si incamminò senza indugio verso la santità, abbandonò le vanità del mondo e con più fervore coltivò la pietà eucaristica e la carità verso i poveri. Emise privatamente i voti di obbedienza, castità e obbedienza, entrando a far parte delle così chiamate Zelatrici del Sacro Cuore, e progredì, grazie ai buoni insegnamenti, nella conoscenza e nel servizio del Signore. Non lasciandosi intimorire dalle opposizioni di alcuni suoi famigliari, seguì piuttosto la sua intima spinta interiore entrando nel 1885 tra le Clarisse della Santissima Concezione, che risiedevano in Roma; ma dopo alcuni mesi fu costretta ad andarsene per la sua salute precaria.
In seguito il confessore la inserì in un’altra opera, estintasi in breve tempo per la morte della fondatrice. Tornata a Grottaferrata, la Serva di Dio organizzò un gruppo di ragazze aventi come finalità di pregare per la santificazione dei sacerdoti e di consolare il Cuore di Gesù trafitto per i loro peccati.
L’opera, pur versando in grande povertà e passando attraverso diverse difficoltà, si consolidò e la piccola comunità stabilì la sua sede a Grottaferrata, grazie alla generosità e ai sacrifici della Serva di Dio che si fece mendicante per le vie di Roma al fine di raccogliere il denaro necessario per la costruzione della casa. Il 2 febbraio 1894, con l’approvazione del vescovo della diocesi, insieme con cinque compagne, fondò pubblicamente l’Istituto delle Vittime del Cuore di Gesù, che in seguito prese il nome di Oblate del S. Cuore di Gesù. All’inizio Maria Teresa, che era la Superiora della comunità, e le sue consorelle condussero vita di clausura, dedicandosi all’adorazione perpetua dell’Eucarestia e ad incontri formativi per le ragazze del posto; ma poi dietro le esortazioni del vescovo, l’Istituto si aprì anche all’educazione delle giovani di quella popolazione, preparandole così ad essere buone mamme di famiglia.
La premurosa sollecitudine per il clero la indusse a porre fine a tale impegno per le ragazze e ad aprire in Roma e a Grottaferrata l’opera dei Piccoli Amici di Gesù - siamo nell’anno 1925 - per la formazione dei ragazzi desiderosi di entrare in Seminario e diventare sacerdoti.
L’iniziativa, portata avanti dalle Suore e condotta con sapiente pedagogia e con la perfetta e libera docilità degli alunni, fiorì rapidamente, portando frutti copiosi.
La Serva di Dio, che aveva fatto la professione temporanea nel 1913 e quella perpetua nel 1919, esercitò egregiamente l’incarico di Superiora Generale fino alla morte, non risparmiando fatiche per l’Istituto e le Sue Suore, che l’amavano quale vera madre. Promosse la loro formazione, inculcò l’osservanza della Regola e si circondò di valide collaboratrici.
Coltivò con impegno e nella fedeltà la Sua consacrazione religiosa e svolse santamente il compito a lei affidato della Divina Provvidenza, condividendo gioie, dolori e disagi delle consorelle e cercando in tutto la gloria di Dio e la salvezza delle anime.
Rifulse di semplicità nella fede, di ardore nella carità, di stabilità nella speranza. Credette fermamente nella parola di Dio e al Magistero della Chiesa, fuggì il peccato, nutrì la sua anima, anelante alla santità, con la preghiera, la meditazione, il fervore apostolico, la pietà verso l’Eucarestia, il Cuore di Gesù e la Madre del Redentore. Praticò con slancio l’intima unione con il Signore, che parlò al cuore di lei accendendolo di amore per Iddio, per la Chiesa, per il prossimo, e specialmente per le sue Suore, sacerdoti poveri, anziani, malati, rimasti soli o bisognosi di opportuni aiuti spirituali; la sua carità fu tale, che per loro si offri vittima.
Ebbe fiducia nell’aiuto di Dio, ed anche nelle circostanze più dolorose, conservò la pace interiore e il gaudio dello Spirito. Dimostrò saggezza nell’uso dei mezzi di santificazione personale, nell’amministrazione dell’Istituto, nelle iniziative apostoliche e nei consigli che dava alle sue figlie spirituali. Esercitò completamente la giustizia nei confronti di Dio e del prossimo, la temperanza nell’uso dei beni terreni, la pazienza nelle difficoltà, la fortezza nei propositi, la penitenza, l’umiltà e i voti religiosi.
Compiendo la Divina Volontà, sopportò di buon animo la croce delle malattie, a motivo delle quali negli ultimi anni fu costretta all’immobilità. Santificò la sua infermità con la preghiera e la cura costante per la Congregazione. Il 3 aprile 1937 a Grottaferrata concluse santamente la vita terrena, amata e venerata dalle sue Suore.
La fama di santità, già diffusasi durante la sua vita perdurò anche dopo la sua morte per cui il Vescovo di Frascati diede inizio alla causa di beatificazione e di canonizzazione celebrando il Processo Ordinario Informativo.
Una volta promulgato il Decreto per l’introduzione della Causa, negli anni dal 1982 al 1985 fu istruito il processo apostolico presso il Vicariato di Roma.
La validità e l’autorevolezza di tali processi meritarono l’approvazione da parte della Congregazione delle Cause dei Santi con la promulgazione del Decreto che porta la data dell’8 novembre 1985.
Predisposta la Positio, furono svolte investigazioni secondo la prassi, per appurare se la Serva di Dio avesse praticato l’eroicità delle virtù.
Il 22 ottobre 1996 ha avuto luogo uno speciale Congresso dei Teologi Consultori con esito positivo.
Successivamente i Padri Cardinali e Vescovi, ascoltata una relazione del Ponente della causa, l’Eminentissimo Cardinal Giovanni Canestri, il 20 maggio 1997 dichiararono che la Madre Teresa Casini coltivò l’eroicità delle virtù teologali, cardinali e le altre ad esse connesse. Finalmente fu fatta accurata relazione di tutte queste cose al Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, dal sottoscritto. Sua Santità accogliendo e confermando il voto della Congregazione per le Cause dei Santi, stabilì che venisse redatto il decreto relativo alle virtù eroiche della Serva dì Dio.
Fatto questo nel modo dovuto, convocati presso di Sé, in data odierna il Pro-Prefetto, il Cardinal Ponente della Causa e me, Vescovo Segretario della Congregazione unicamente a quanti altri, a norma del diritto, erano da convocare, ha solennemente dichiarato che: Consta della eroicità delle virtù della fede, della speranza e della carità, sia verso Dio che verso il prossimo, come pure delle virtù cardinali della prudenza, giustizia, temperanza e fortezza e delle altre ad esse collegate praticate dalla Serva di Dio Maria Teresa (al secolo Teresa Maria Casini) Fondatrice della Congregazione delle Suore Oblate del S. Cuore di Gesù ai fini della causa di cui si tratta e in vista dell’auspicata beatificazione e canonizzazione della suddetta serva di Dio.
Il Sommo Pontefice ha poi dato mandato che questo Decreto venga reso pubblico e riportato negli atti della Congregazione per le Cause dei santi.
Dato a Roma, il 7 luglio dell’Anno del Signore 1997
+ ALBERTO BOVONE
Arcivescovo titolare di Cesarea di Numidia
Pro – Prefetto + EDUARDO NOWAK
Arcivescovo titolare di Luni
Segretario
Lettera apostolica
Noi,
accogliendo il desiderio del Nostro Fratello
Raffaello Martinelli
Vescovo di Frascati,
e di molti altri Fratelli nell’Episcopato
e di molti fedeli,
dopo aver avuto il parere della Congregazione delle Cause dei Santi,
con la Nostra autorità Apostolica,
concediamo che la Venerabile Serva di Dio
MARIA TERESA CASINI,
Fondatrice della Congregazione
delle Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù,
che donò la sua vita per la santificazione dei sacerdoti
sostenendo con la preghiera e le opere
il loro ministero,
sia invocata d’ora in poi con il titolo di Beata
e che si possa celebrare la sua festa
nei luoghi e nei modi stabiliti dal diritto
ogni anno il 29 Ottobre.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Dato a Roma, presso San Pietro,
il giorno 7 del mese di Ottobre,
Memoria della Beata Vergine Maria del Rosario,
dell’anno del Signore duemila e quindici,
terzo del Nostro Pontificato.
Francesco
DECRETO DI BEATIFICAZIONE
DI TERESA CASINI
TUSCOLANA
Beatificationis et Canonizationis
Venerabilis Servae Dei Mariae Teresiae Casini
Fundatricis Sororum Oblatarum Sacratissimi Cordis Iesu.
Super Miro
La Venerabile Serva di Dio Maria Teresa Casini nacque a Frascati il 27 ottobre 1864 da agiata e colta famiglia. Obbediente al richiamo del Signore, si orientò alla vita religiosa dapprima in un monastero di Clarisse in Roma, poi nella nascente opera delle “Vere amanti del Cuore di Gesù”. Falliti questi due tentativi per motivi indipendenti dalla sua volontà, all’età di ventitre anni Teresa si avviò a fondare una nuova opera, imperniata sulla devozione al Cuore di Gesù e sulla spiritualità della "riparazione" e avente come fine la santificazione dei sacerdoti. Il 2 febbraio 1894 a Grottaferrata, con alcune compagne diede inizio ad un’esperienza di clausura, di silenzio, di preghiera, di riparazione, per implorare doni di santità ai ministri di Dio, sotto il titolo di “Vittime del Sacro Cuore”. Nel 1908, incoraggiata dal Vescovo di Frascati, si aprì a varie attività apostoliche, dando alla comunità il nuovo nome di “Oblate”. Nel 1910 aprì il primo laboratorio per educare le figlie del popolo e dal 1925 iniziarono a sorgere i collegi e le scuole dei "Piccoli Amici di Gesù", come vivai di vocazioni. Madre Teresa Casini, fu anima di profonda umiltà, desiderò il totale nascondimento e praticò l'obbedienza come adesione alla volontà di Dio. Morì in fama di santità il 3 aprile 1937, a Grottaferrata. Il 7 luglio 1997 il Santo Padre Giovanni Paolo II promulgò il Decreto di riconoscimento delle sue virtù eroiche. In vista della sua beatificazione la Postulazione ha presentato a questa Congregazione delle Cause dei Santi la presunta guarigione di un bambino di cinque anni da grave sindrome da annegamento, avvenuta negli Stati Uniti. La sera di mercoledì 25 giugno 2003, nel corso di una festa ai bordi di una piscina, fu improvvisamente notata l’assenza del piccolo. La mamma e le persone presenti si misero affannosamente alla sua ricerca. Trascorsi più di cinque minuti, nel fondato timore che il piccolo fosse caduto in acqua, si ispezionò la piscina dove infatti fu rinvenuto, ormai giacente sul fondo. Il bambino venne estratto dall’acqua in assenza di polso e di respiro spontaneo ed era livido. Soccorso con la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco, il bambino diede lievi segni di respirazione solo dopo altri cinque minuti dal suo ritrovamento. Fu quindi trasportato al pronto soccorso di un ospedale e poi trasferito al reparto di terapia intensiva di un’altra clinica. I medici dichiararono che il bambino versava in grave pericolo di vita e posero prognosi riservata “quoad valetudinem”. In quella tragica situazione, i genitori invocarono l’aiuto della preghiera, interessando le suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù, istitutrici della scuola materna frequentata dal bambino. Alcune di esse, nella stessa tarda serata del 25 giugno 2003, si diressero prontamente all’ospedale per essere accanto ai genitori in quelle ore di ansia. Subito esse iniziarono ad invocare l’intercessione della Venerabile Madre Fondatrice, per la vita e l’integrità del piccolo. All’indomani si creò spontaneamente una catena di preghiere che coinvolse la comunità parrocchiale e si estese anche alle suore Oblate in Italia. Intanto l’immagine della Venerabile Serva di Dio era stata portata al capezzale del piccolo infermo. Venerdì 27 giugno, Solennità del Sacro Cuore di Gesù, in concomitanza con la celebrazione della Santa Messa nella Cappella delle Suore, verso le ore 19.00, a meno di 48 ore dall’incidente, il bambino diede chiari segni di svegliarsi dal coma, muovendo braccia e gambe. La mattina di sabato 28 giugno il paziente veniva estubato, domenica 29 giugno era in grado di mangiare cibi solidi e il 30 giugno veniva dimesso. Da quel giorno, il piccolo ha continuato a crescere in buona salute completamente immune da esiti neurologici. Sulla guarigione, ritenuta miracolosa, si svolse presso la Curia Vescovile di Youngstown dal 13 dicembre 2007 al 19 marzo 2009 l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica fu riconosciuta con decreto della Congregazione delle Cause dei Santi il 5 febbraio 2010. Raccolti gli Atti e sottoposti allo studio dei periti medici della congregazione, nella Consulta del 22 maggio 2014 la guarigione fu giudicata rapida, completa e duratura, inspiegabile secondo le conoscenze della scienza medica odierna. Il 20 novembre 2014 si svolse con esito favorevole il Congresso dei Consultori Teologi e il 20 gennaio 2015 la Sessione Ordinaria dei padri cardinali e Vescovi presieduta da me Card Angelo Amato, e in entrambe le sessioni, al dubbio se si trattasse di un miracolo operato da Dio,la risposta è stata affermativa. Fatta dunque un’accurata relazione di tutte queste cose al sommo pontefice Francesco da parte del sottoscritto cardinale Prefetto, sua Santità, ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi decretato: Consta il miracolo operato da Dio per intercessione della venerabile Serva di Dio Maria Teresa Casini, Fondatrice delle suore oblate del sacro cuore di Gesù, ossia della rapida, perfetta e stabile guarigione di un bambino da “coma post-anossico da prolungato annegamento e arresto cardiorespiratorio”. Il Sommo pontefice ha autorizzato che questo Decreto fosse reso pubblico E trascritto negli Atti della Congregazione delle Cause dei Santi.
Dato a Roma, il 22 del mese di gennaio 2015
Acta deinde collecta examini et iudicio Dicasterii Medicorum Collegii subiecta sunt, quod in Sessione diei 22 mensis Maii anno 2014 sanationem rapidam, completam et duraturam, necnon inexplicabilem secundum hodiernam scientiam medicam fuisse affirmavit. Die 20 mensis Novembris anno 2014, Congressus Peculiaris Consultorum Theologorum prospero cum exitu factus est ac, die 20 mensis Ianuarii anno 2015 Sessio Ordinaria Patrum Cardinalium et Episcoporum, cui egomet ipse Angelus Cardinalis Amato praefui, et in utroque coetu sive Consultorum sive Cardinalium et Episcoporum, posito dubio an de miraculo divinitus patrato constaret, responsum affirmativum prolatum est. Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de miraculo a Deo patrato per intercessionem Venerabilis Servae Dei Mariae Teresiae Casini, Fundatricis Sororum Oblatarum Sacratissimi Cordis Iesu, videlicet de celeri, perfecta ac constanti sanatione cuiusdam pueri a “coma post-anossico da prolungato annegamento e arresto cardiorespiratorio”. Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.
Datum Romae, die 22 mensis Ianuarii anno Domini 2015
ANGELUS Card. AMATO, S. D. B.
Praefectus
+ MARCELLUS BARTOLUCCI Archiep. tit. Mevaniensis
a Secretis
RELIQUIARIO SORMONTATO DA UNA CROCE PETTORALE IN MADREPERLA DI SUA ECC. MONS. ENNIO APPIGNANESI
OPERA UNICA IN ONICE EXTRA WITHE RIFINITO A MANO.
DECORAZIONI DI OTTONE DORATO REALIZZATO CON LA TECNICA DELLA FUSIONE A CERA PERSA.
INSERTI DI MALACHITE, MADREPERLA, PORCELLANA DIPINTA E DORATA A FUOCO.
( progetto originale : Piotr Merkury)
(CONTIENE UNA TRECCIA DI TERESA)