Divino Salvatore Gesù, veniamo, in spirito di fede, di riparazione e di amore, a lamentare ai Tuoi piedi le nostre infedeltà e quelle dei poveri peccatori che sono nostri fratelli e sorelle; degnati di accettare il piccolo tributo delle nostre consolazioni, che Ti chiediamo per il Cuore compassionevole di Maria, Tua Madre, e per San Giovanni, Tuo discepolo prediletto.
Dalla dimenticanza e dall’ingratitudine degli uomini
vogliamo consolarTi, o Signore!
Dalla sua negligenza nei confronti del santo Tabernacolo
vogliamo consolarTi, Signore!
Per i crimini dei peccatori
vogliamo consolarTi, Signore!
Dall’odio degli empi
vogliamo consolarTi, Signore!
Dalle bestemmie che vengono vomitate contro di Te
vogliamo consolarTi, Signore!
Dagli insulti fatti alla Tua Divinità
vogliamo consolarTi, Signore!
Per i sacrilegi con cui viene profanato il Tuo Sacramento d’amore,
vogliamo consolarTi, Signore!
Per l’immodestia e l’irriverenza commesse alla Tua adorabile presenza,
vogliamo consolarTi, Signore!
Dei tradimenti di cui sei l’adorabile vittima,
vogliamo consolarTi, Signore!
Dalla freddezza della maggior parte dei Tuoi figli,
vogliamo consolarTi, Signore!
Dal disprezzo che la gente ha per le Tue amorevoli avances,
vogliamo consolarTi, Signore!
Per le infedeltà di coloro che si dicono Tuoi amici,
vogliamo consolarTi, Signore!
Per la nostra resistenza alle Tue grazie,
vogliamo consolarTi, Signore!
Per le nostre infedeltà,
vogliamo consolarTi, Signore!
Per l’incomprensibile durezza dei nostri cuori
vogliamo consolarTi, Signore!
Per il nostro lungo ritardo nell’amarti
vogliamo consolarTi, Signore!
Per la nostra codardia nel Tuo santo servizio
vogliamo consolarTi, Signore!
Per la profanazione del giorno sacro della domenica
vogliamo consolarTi, Signore!
Dall’amara tristezza in cui vi immerge la perdita delle anime,
vogliamo consolarTi, Signore!
Dalla Tua lunga attesa alla porta del nostro cuore,
vogliamo consolarTi, Signore!
Dalle amare scorie di cui Tu sei pieno,
vogliamo consolarTi, Signore!
Sacro Cuore di Gesù, abbi pietà di noi e dei Tuoi figli sulla terra.
Cuore Immacolato di Maria, prega per noi che ricorriamo a Te.
Preghiamo.
O Dio tre volte santo, io Ti adoro, Ti amo, Ti benedico attraverso il Sacro Cuore di Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare, e Ti offro, attraverso le mani della Vergine Immacolata, tutte le Ostie Sante che sono sui nostri altari e nei nostri tabernacoli, come sacrificio di espiazione, riparazione e ammenda per tutti i sacrilegi, le profanazioni, l’empietà, le bestemmie e i crimini che Ti offendono in tutto l’universo. Così sia.
Sono venuto ad incoraggiarvi nella via del Vangelo, una via stretta certo, ma la via regale, sicura, sperimentata da generazioni di cristiani, insegnata dai santi. (...) E' la via su cui, proprio come voi, i vostri fratelli nella Chiesa universale si sforzano di camminare. Questa via non passa per la rassegnazione, le rinunce o gli abbandoni. Non si piega al decadimento del senso morale, e auspicherebbe che la legge civile stessa fosse di aiuto per l’elevazione dell’uomo. Essa non cerca di nascondersi, di restare celata, ma richiede, al contrario, l’audacia gioiosa degli apostoli. Mette dunque al bando la pusillanimità, pur mostrandosi perfettamente rispettosa verso coloro che non condividono lo stesso ideale. (...)
« Riconosci, o cristiano, la tua dignità! » diceva il grande papa S. Leone. Ed io, suo indegno successore, dico a voi, fratelli miei e sorelle mie: Riconoscete la vostra dignità! Siate fieri della vostra fede, del dono dello Spirito che il Padre vi ha fatto. Vengo da voi come un povero, con l'unica ricchezza della fede, pellegrino del Vangelo. Date alla Chiesa e al mondo l'esempio della vostra fedeltà senza difetto e del vostro zelo missionario. La mia visita da voi vuol essere (...) una chiamata ad uno slancio nuovo davanti ai numerosi compiti che vi attendono.
San Giovanni Paolo II papa (Discorso a Parigi, 30 maggio 1980)
Non aver falsa vergogna davanti a chi ti dice male del suo prossimo, piuttosto rispondigli: "Basta, fratello! Anch'io cado ogni giorno in errori più gravi; perciò come potrei condannare quello là?" Otterrai così un doppio profitto: con un unico rimedio guarirai te stesso e il tuo prossimo. Ecco una scorciatoia che conduce al perdono dei peccati, voglio dire il non giudicare, se è vera questa parola. "Non giudicate, per non essere giudicati" (Lc 6,37). (...)
Anche se tu vedessi qualcuno commettere peccato all'istante della morte, persino allora non giudicarlo, poiché il giudizio di Dio è impenetrabile per l'uomo. Alcuni hanno commesso grandi peccati alla vista di tutti, ma hanno compiuto in segreto i più grandi atti di virtù. Pertanto i loro accusatori si sono sbagliati guardando il fumo e non il sole.
Ascoltatemi, ascoltate voi tutti, censori pieni di malizia delle azioni altrui! Se è vera questa parola - e lo è certamente -: "Col giudizio con cui giudicate sarete giudicati" (Mt 7,2), ogni peccato, dell'anima e del corpo, di cui accuseremo il prossimo, ci cadremo noi stessi. La cosa è certa.
Censori impulsivi e severi del prossimo cadono in questo vizio perché non conservano bene il ricordo ed il pensiero costante dei propri peccati. Infatti, se ci si liberasse del velo dell'amor proprio, si vedrebbero esattamente i propri mali, e non ci si preoccuperebbe d'altro nella vita; si comprenderebbe che tutta la vita non basterebbe per affliggersi su se stessi, anche si vivesse 100 anni e si vedessero tutte le acque del Giordano scorrere dagli occhi in torrenti di lacrime. (...)
Giudicare gli altri è non aver vergogna di usurpare una prerogativa divina; condannarli è rovinare la nostra anima.
San Giovanni Climaco monaco nel Monte Sinai
Lo spirito di preghiera è come una fornace che arde nella tua anima. Se vuoi alimentare questo fuoco devi apportarvi i grossi ceppi del sacrificio e della meditazione ma anche i ramoscelli delle frequenti giaculatorie e degli atti segreti di superamento di te stesso.
Cardinale Van Thuan
Il Corpo e il Sangue di Cristo sono dati a noi affinché noi stessi veniamo trasformati a nostra volta. Noi stessi dobbiamo diventare Corpo di Cristo, consanguinei di Lui. Tutti mangiamo l'unico pane, ma questo significa che tra di noi diventiamo una cosa sola. L'adorazione, abbiamo detto, diventa unione. Dio non è più soltanto di fronte a noi, come il Totalmente Altro. È dentro di noi, e noi siamo in Lui. La sua dinamica ci penetra e da noi vuole propagarsi agli altri e estendersi a tutto il mondo, perché il suo amore diventi realmente la misura dominante del mondo.
Io trovo un'allusione molto bella a questo nuovo passo che l'Ultima Cena ci ha donato nella differente accezione che la parola "adorazione" ha in greco e in latino. La parola greca suona proskynesis. Essa significa il gesto della sottomissione, il riconoscimento di Dio come nostra vera misura, la cui norma accettiamo di seguire. Significa che libertà non vuol dire godersi la vita, ritenersi assolutamente autonomi, ma orientarsi secondo la misura della verità e del bene, per diventare in tal modo noi stessi veri e buoni. Questo gesto è necessario, anche se la nostra brama di libertà in un primo momento resiste a questa prospettiva. Il farla completamente nostra sarà possibile soltanto nel secondo passo che l'Ultima Cena ci dischiude. La parola latina per adorazione è ad-oratio - contatto bocca a bocca, bacio, abbraccio e quindi in fondo amore. La sottomissione diventa unione, perché colui al quale ci sottomettiamo è Amore. Così sottomissione acquista un senso, perché non ci impone cose estranee, ma ci libera in funzione della più intima verità del nostro essere.
Papa Benedetto
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
PREGHIERA FINALE
Maria, madre di Gesù sommo ed eterno Sacerdote, chiedi al Padre per tutti i Sacerdoti una vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, Tuo Figlio, perché, racchiusi in esso con i loro pensieri ed affetti, adempiano tutti i loro doveri e servano sempre Gesù con grande gioia fino a quando lo incontreranno nella gioia del paradiso. Amen.
"Operare per Dio solo, sentirlo Padre, dover rendere conto a Lui solo, rinchiudersi nel suo amore come in una cella di pace, quale felicità!"
"La ricompensa del Signore è precisamente l'amore, poiché in questo sta l'eterna felicità. Raggiungerlo, vederlo, apprezzarlo, amarlo! Operando per Lui sulla terra, Egli ci si comunica; si fa sentire come sommo Bene; si fa conoscere, e ci abbraccia con un amplesso di grazie."
-Chi opera per Dio e chi opera per gli uomini-
Gesù Cristo, dopo aver promulgato i precetti che compivano e perfezionavano l'antica Legge, passa a mostrare come si deve operare il bene, mettendo la creatura innanzi al Signore come figlia amorosa che cerca Lui solo sopra tutte le cose. La Legge, infatti, soprattutto per i farisei, era diventata tutta una pratica esteriore, alla quale l'anima era quasi completamente estranea; la sua sterile osservanza costituiva un mezzo per farsi onorare e per gonfiarsi in una stupida vanità; era necessario perciò che la pratica della Legge diventasse vita dell'anima e relazione di amore col Signore, perché solo così poteva essere fonte di pace e di interiore felicità.
Che cosa si guadagna a fare le cose per gli uomini? Niente altro che un gonfiore fastidiosissimo di vanità, degna ricompensa di una opera vana. L'unzione interiore della grazia di Dio, la sazietà del bene, che appaga l'anima, la tranquilla pace di chi si è elevato in alto, là dove non si avverte più il soffio tempestoso delle passioni, l'amore soavissimo verso Dio che nelle opere buone s'infiamma di più, la libertà dello spirito, la calma e caritatevole relazione verso le creature, l'aspirazione al premio eterno che rende facile l'atto di virtù, tutto svanisce quando si fa il bene per rispetto umano. Chi opera per gli uomini perde ogni semplicità ed ogni libertà, è schiavo dei pregiudizi, è disingannato dagli apprezzamenti disparati che si fanno sulle sue azioni, rimane impigliato in una rete che lo soffoca e dalla quale non sa districarsi, è scontento di sé e rimane sempre scontento degli altri.
Operare per Dio solo, sentirlo Padre, dover rendere conto a Lui solo, rinchiudersi nel suo amore come in una cella di pace, quale felicità! Essere contenti di piacere a Lui solo, e nel medesimo tempo riguardare come nulla quello che si fa per Lui solo, umiliandosi, impiccolirsi fino a farsi quasi come un cristallo, una limpida goccia che riflette la sua luce e ne è tutta inondata, quale nobiltà!
Operare per Dio, significa essere piante feconde che danno frutti abbondanti; operare per gli uomini significa essere parassiti dello spirito, erbacce d'apparenza, piante selvatiche che danno un fiore velenoso e muoiono senza frutto. Operare per Dio è la vita, perché allora l'anima è terra fertilissima, irrigata nella pienezza dei raggi solari; operare per gli uomini è la morte, poiché l'anima allora è come la terra umidiccia di sepoltura, che non produce nulla al lume dei moccoli fumiganti, o produce vermi di pus cadaverico!
Dio solo, Dio solo! Che cosa può darci l'occhio umano? Nulla vede, nulla conosce, nulla apprezza per quello che è; passa magari sulle nostre opere con una sterile compiacenza, ma essa è come goccia di acido sul germoglio vivo; lo penetra per ucciderlo, è assorbito e lascia lo stelo intristito. L'occhio di Dio è sole splendente, è pioggia di grazie, è semente di novelle opere sante, è caldo di amore che fa sbocciare l'anima.
Dio solo, Dio solo! Chi tende alle creature le crede oasi di felicità e monti di gloria, mentre sono abissi tenebrosi, falsi gradini formati di ombre che non ci fanno salire, ma ci danno il sussulto di chi cade, ombre di nubi di tempesta, che passano sulla terra come montagne camminanti e sono oscurità vacue!
Dio solo! Egli è l'altezza che ci trae, monte d'infinita gloria, anzi diremmo turbine di amore che ci solleva in alto appena ci abbandoniamo teneramente a Lui.
Dio solo! Diamo uno sguardo alla storia delle glorie umane, a ciò che è la massima espressione di quel che può dare l'uomo a chi opera per l'uomo. Poche pietre e pochi bronzi, segnali più di oblio che di ricordo, ingombri piuttosto che segni di vita, peso maggiore che grava sulle aride ossa, ancora anelanti alla libertà dello spirito ed alla vita! Dio ci pone sul trono, l'uomo ci seppellisce sotto la piramide; Dio ci fa volare, l'uomo ci schiaccia! Quanta sapienza sta dunque in queste parole di Gesù Cristo: Guardatevi dal fare le vostre opere buone innanzi agli uomini per essere veduti da loro, altrimenti non ne avrete la ricompensa dal Padre vostro che sta nei cieli.
Ma perché Gesù Cristo parla di ricompensa e non di amore? Non sarebbe più bello operare per amore di Dio, anziché per il premio? La ricompensa del Signore è precisamente l'amore, poiché in questo sta l'eterna felicità. Raggiungerlo, vederlo, apprezzarlo, amarlo! Operando per Lui sulla terra, Egli ci si comunica; si fa sentire come sommo Bene; si fa conoscere, e ci abbraccia con un amplesso di grazie. La ricompensa è Lui stesso, e perciò l'operare per Lui non è per noi un egoismo ma uno slancio di amore, non è un interesse ma una dedizione, e da parte di Dio non è misura del prezzo sulla stadera ma è effusione di carità benefica, è corrente che penetra ogni attività e la illumina, quasi lampada accesa dall'amore! Operare per Dio, dare tutto a Lui, impoverirsi di sé per Lui, è lo stesso che ricevere, arricchirsi, vivere, e perciò l'Amore che risponde al povero nostro amore è chiamato ricompensa, ossia scambio, flusso del calore nel gelo, della vita nella morte, del Tutto nel nulla! Guardatevi, dice Gesù, attendete, cioè ponderate bene quello che fate operando per gli uomini: "Non avrete la ricompensa dal Padre vostro che sta nei cieli", chiudete il tesoro eterno per aprire il povero e nudo abisso umano! È una perdita immensa, è un barattare il brillante per la goccia di fango! Dio solo!
-La preghiera-
(...) Gesù vuole che l'anima si raccolga innanzi a Dio solo e preghi nell'intimo raccoglimento che le faccia quasi sparire dagli occhi quelli che la circondano, come uno che si chiude in una stanza. Egli parlava contro l'ostentazione dei farisei, e perciò disse di entrare nella stanza e chiuderne la porta, cioè di cercare il nascondimento e non le piazze. Con questo non volle proibire la pubblica preghiera, che è un dovere sociale ed individuale, ma volle dire che l'anima, anche pregando in pubblico, fosse così lontana dallo sguardo umano, da sentirsi come rinchiusa in una stanza e pregare nel nascondimento interiore. Si prega in pubblico non per farsi vedere, ma per onorare Dio pubblicamente; allora tutto il popolo forma come un'anima sola, raccolta nella Chiesa o anche in pubblico, come in una stanza chiusa, dove Dio solo è presente ed ascolta i sospiri del cuore. (...)
È facile nella preghiera ripetere le stesse cose macchinalmente e non preoccuparsi di elevare la mente a Dio; quelle invocazioni non sono allora che parole vuote. I pagani poi, pregando i loro idoli, gridavano e moltiplicavano le loro invocazioni, credendo così di essere ascoltati. Gesù Cristo vieta le molte parole nella preghiera, non però i ripetuti slanci del cuore che accompagnano le parole; non vuole parole vuote ma preghiere, e quindi non proibisce le ripetute invocazioni, ma, secondo la parola greca del testo, il balbettare, il biascicare macchinalmente le invocazioni; in questo caso è evidente che la preghiera si riduce a molte parole senza che da esse sbocci un solo affetto dell'anima.
Egli poi parla di quelle preghiere che si fanno per ottenere un beneficio temporale, come è chiaro dal contesto, e vuole ammonirci a pregare in modo da abbandonarci con fiducia alla divina bontà, con quelle poche e sincere espressioni dell'anima che sono lo slancio filiale di chi confida nella Provvidenza e nella bontà del Signore, Dio sa quello che ci occorre prima che glielo domandiamo, ossia pensa a noi con amore paterno, ed ha cura di provvederci; basta quindi affidarsi a Lui pregando, senza necessità di dovergli esporre minutamente quello che ci occorre. Egli vuole che domandiamo prima il regno di Dio, come si vedrà appresso, e quindi, pur concedendo che si possa pregare per le cose temporali, vuole che lo si faccia con poche parole di fiducia.
(Dal commento al Vangelo di San Matteo del Sacerdote Dolindo Ruotolo)
"L'unico modo per passare la giornata nella pace e nella santità, senza peccato, è quello di pregare con fervore e sincerità fin da quando ti alzi al mattino. Questa preghiera introdurrà Cristo nel tuo cuore, assieme al Padre e allo Spirito Santo, e così renderà salda la tua anima contro ogni assalto del male. Dovrai però continuare a proteggere accuratamente il tuo cuore."
( S. Giovanni di Cronstadt)
Non lo chiamavano più Anselmo, ma da tutti era definito il signor Primario. Sulla bocca, nel cuore e nella valutazione di tutti era messa in evidenza la sua straordinaria bravura come medico-chirurgo. La stima che riscuoteva da tutti quelli che lo conoscevano, si rifletteva in una sorta di venerazione al “signor Primario”.
Mi capitò di dover disdire una visita prenotata proprio dal signor Primario. Il numero telefonico, suggeritomi dalla segretaria, stranamente corrispondeva a quello della sua famiglia:
“Vorrei parlare con il signor Primario”.
“Sono sua moglie…mio marito è momentaneamente assente da casa; è andato ad accompagnare il piccolo Mirco alla scuola materna; dovrà poi presentarsi alla scuola media per le scuse al preside che il nostro figlio maggiore ha offeso; fra momenti è a casa. Posso riferirgli qualcosa? Mi dia il suo numero telefonico…le farò telefonare da mio marito, direttamente da casa…”.
“Grazie, grazie”…dissi sbigottito. Subito dopo squilla il mio cellulare:
“Sono Anselmo…” ed è seguita la telefonata…
Ma come ?! Il signor Primario…così umile…così servizievole…così normale…così a portata di mano…così uno di noi…!
Questa è la grandezza del signor primario, essere Anselmo che offre a tutti la sua “preziosa” competenza… E’ la personalità di Dio e di chi sa amare.
Andrea Panont, O.C.D.
“Per essere veramente grande, devi stare con la gente, non sopra di essa.”
Montesquieu
Al Sacro Cuore di Gesù
Cuore santissimo di Gesù,
fonte di ogni bene,
ti adoro, ti amo, ti ringrazio
e, pentito vivamente dei miei peccati,
ti presento questo povero mio cuore.
Rendilo umile, paziente, puro
e in tutto conforme ai desideri tuoi.
Proteggimi nei pericoli,
consolami nelle afflizioni,
concedimi la sanità del corpo e dell’anima,
soccorso nelle mie necessità spirituali e materiali,
la tua benedizione in tutte le mie opere
e la grazia di una santa morte.
E infine ti prego: dona alla tua Chiesa
Sacerdoti secondo il tuo Cuore. Amen
15 giugno- Nono giorno
Dalla lettera di san Paolo ai Colossesi (1, 18-22)
Cristo è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui ogni pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli. Un tempo anche voi eravate stranieri e nemici, con la mente intenta alle opere cattive; ora egli vi ha riconciliati nel corpo della sua carne mediante la morte, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili dinanzi a lui.
Sacro Cuore di Gesù, donaci Sacerdoti che, dandoti il primato sulla loro vita, siano santi, immacolati ed irreprensibili davanti a Te e per noi siano fari di luce che ci guidino al tuo Cuore. Amen
CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESU’ PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
1. Sacro Cuore di Gesù, tu hai promesso: “Io sarò con voi fino alla fine del mondo”, e per questo hai istituito l’adorabile sacramento dell’Eucaristia, e qui ti offri vittima d’amore al Padre per i peccatori e specialmente per i tuoi più cari, i Sacerdoti. Dimentica, ti preghiamo, le loro ingratitudini, perdona le loro colpe, i loro sacrilegi e la loro indifferenza e, col perdono, dona ad essi una fede viva nella tua infinita misericordia, perché, pentiti, tornino al tuo cuore.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
2. Sacratissimo Cuore di Gesù: abisso di ogni virtù, tesoro inesauribile delle divine misericordie e fonte di ogni consolazione, con grande fiducia ti chiediamo: donaci numerosi Sacerdoti e rivestili di tutte le virtù del tuo Cuore, perché diventino tuoi veri servi; dona loro la tua dolcezza, la tua umiltà, la tua illibatezza e la tua santità, perché diano gloria al Padre che è nei cieli e siano guide illuminate per i loro fratelli.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
3. Amorosissimo Cuore di Gesù, generoso verso tutti quelli che ti invocano, fonte di vita e di santità, tesoro infinito della divinità, fornace ardentissima del divino amore, tu solo sei il nostro rifugio, tu la sede del nostro riposo, tu il nostro tutto. Ti supplichiamo: donaci Sacerdoti che siano uomini di preghiera intensa e perseverante; infondi in essi il tuo Spirito Santo perché infiammi il loro cuore di quel vivo amore di cui tu avvampi, affinché amando te ed il prossimo per amore tuo, possano essere felici in questa e nell’altra vita. Amen.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
PREGHIERA FINALE
Maria, madre di Gesù sommo ed eterno Sacerdote, chiedi al Padre per tutti i Sacerdoti una vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, Tuo Figlio, perché, racchiusi in esso con i loro pensieri ed affetti, adempiano tutti i loro doveri e servano sempre Gesù con grande gioia fino a quando lo incontreranno nella gioia del paradiso. Amen.
14 giugno- Ottavo giorno
Dal Vangelo secondo Luca (10,38-42)
Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Com’è bella, Gesù, l’accoglienza che ti riservano i tuoi amici di Betania! Marta, donna attiva e intraprendente, s’impegna a dare concretezza all’ospitalità: senza il suo servizio quel giorno forse saresti rimasto senza mangiare! Maria invece sembra perdere tempo seduta ai tuoi piedi, ma la sua attenzione profonda e prolungata alla tua Persona ti riscalda il cuore. Sacro Cuore di Gesù, donaci Sacerdoti intraprendenti e laboriosi come Marta, ma fa che il loro zelo non sconfini nell’inquietudine, nella preoccupazione e, pur lavorando per Te, siano distratti e distanti da Te; donaci piuttosto Sacerdoti che, come Maria, lavorino con il cuore rivolto a Te e sappiano sostare a lungo davanti all’Eucaristia, dove tu attendi, paziente e fiducioso, il loro amore e la loro attenzione.
CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESU’ PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
2. Sacratissimo Cuore di Gesù: abisso di ogni virtù, tesoro inesauribile delle divine misericordie e fonte di ogni consolazione, con grande fiducia ti chiediamo: donaci numerosi Sacerdoti e rivestili di tutte le virtù del tuo Cuore, perché diventino tuoi veri servi; dona loro la tua dolcezza, la tua umiltà, la tua illibatezza e la tua santità, perché diano gloria al Padre che è nei cieli e siano guide illuminate per i loro fratelli.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
3. Amorosissimo Cuore di Gesù, generoso verso tutti quelli che ti invocano, fonte di vita e di santità, tesoro infinito della divinità, fornace ardentissima del divino amore, tu solo sei il nostro rifugio, tu la sede del nostro riposo, tu il nostro tutto. Ti supplichiamo: donaci Sacerdoti che siano uomini di preghiera intensa e perseverante; infondi in essi il tuo Spirito Santo perché infiammi il loro cuore di quel vivo amore di cui tu avvampi, affinché amando te ed il prossimo per amore tuo, possano essere felici in questa e nell’altra vita. Amen.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
PREGHIERA FINALE
Maria, madre di Gesù sommo ed eterno Sacerdote, chiedi al Padre per tutti i Sacerdoti una vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, Tuo Figlio, perché, racchiusi in esso con i loro pensieri ed affetti, adempiano tutti i loro doveri e servano sempre Gesù con grande gioia fino a quando lo incontreranno nella gioia del paradiso. Amen.
13 giugno- Settimo giorno
Dal Vangelo secondo Matteo (11, 27-30)
«Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».
Sacro Cuore di Gesù, Tu ci rivolgi il dolce invito: Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò». Questo è un invito assolutamente gratuito, rivolto a tutti, nessuno escluso, si tratta di una chiamata ad una relazione con Te e attraverso Te con il Padre. Se ne comprendessimo la portata, ci stabiliremmo in un silenzio profondo, per ascoltare questa sollecitazione così incoraggiante, ma siamo distratti da tante cose! Ti chiediamo, Gesù, Sacerdoti che, non solo ascoltino il tuo invito e, rivolgendosi a te nelle loro angustie, trovino la consolazione di cui hanno bisogno ma insegnino ai fedeli a fare altrettanto.
Preghiamo
O Padre, che nel Cuore del tuo dilettissimo Figlio ci dai la gioia di celebrare le grandi opere del suo amore per noi, fa' che da questa fonte inesauribile attingiamo l'abbondanza dei tuoi doni. Per il nostro Signore.
CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESU’ PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
1.Sacro Cuore di Gesù, tu hai promesso: “Io sarò con voi fino alla fine del mondo”, e per questo hai istituito l’adorabile sacramento dell’Eucaristia, e qui ti offri vittima d’amore al Padre per i peccatori e specialmente per i tuoi più cari, i Sacerdoti. Dimentica, ti preghiamo, le loro ingratitudini, perdona le loro colpe, i loro sacrilegi e la loro indifferenza e, col perdono, dona ad essi una fede viva nella tua infinita misericordia, perché, pentiti, tornino al tuo cuore.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
2.Sacratissimo Cuore di Gesù: abisso di ogni virtù, tesoro inesauribile delle divine misericordie e fonte di ogni consolazione, con grande fiducia ti chiediamo: donaci numerosi Sacerdoti e rivestili di tutte le virtù del tuo Cuore, perché diventino tuoi veri servi; dona loro la tua dolcezza, la tua umiltà, la tua illibatezza e la tua santità, perché diano gloria al Padre che è nei cieli e siano guide illuminate per i loro fratelli.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
3.Amorosissimo Cuore di Gesù, generoso verso tutti quelli che ti invocano, fonte di vita e di santità, tesoro infinito della divinità, fornace ardentissima del divino amore, tu solo sei il nostro rifugio, tu la sede del nostro riposo, tu il nostro tutto. Ti supplichiamo: donaci Sacerdoti che siano uomini di preghiera intensa e perseverante; infondi in essi il tuo Spirito Santo perché infiammi il loro cuore di quel vivo amore di cui tu avvampi, affinché amando te ed il prossimo per amore tuo, possano essere felici in questa e nell’altra vita. Amen.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
PREGHIERA FINALE
Maria, madre di Gesù sommo ed eterno Sacerdote, chiedi al Padre per tutti i Sacerdoti una vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, Tuo Figlio, perché, racchiusi in esso con i loro pensieri ed affetti, adempiano tutti i loro doveri e servano sempre Gesù con grande gioia fino a quando lo incontreranno nella gioia del paradiso. Amen.
12 giugno- Sesto giorno
Dal Vangelo secondo Giovanni (12, 20-33)
Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l'ora che il Figlio dell'uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest'ora! Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L'ho glorificato e lo glorificherò ancora!». La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
Sacro Cuore di Gesù, la tua vita terrena sta volgendo al termine, la tua morte è stata decretata dalla classe dominante che si è sentita minacciata dalla grandezza della tua persona e del tuo annuncio del regno ma Tu riesci a vedere oltre la morte, anzi riesci a vedere nella tua morte una fecondità inaudita. La tua morte è una semina; il seme deve cadere a terra, essere sotterrato, morire e dare origine a una nuova pianta che moltiplica i semi nella spiga. Così ci riveli che anche per noi, uomini e donne alla tua sequela, diventa necessario morire, cadere a terra e anche scomparire per dare frutto. Donaci, Signore, Sacerdoti capaci di tutto ciò.
Preghiamo
O Padre, che nel Cuore del tuo dilettissimo Figlio ci dai la gioia di celebrare le grandi opere del suo amore per noi, fa' che da questa fonte inesauribile attingiamo l'abbondanza dei tuoi doni. Per il nostro Signore.
CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESU’ PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
1.Sacro Cuore di Gesù, tu hai promesso: “Io sarò con voi fino alla fine del mondo”, e per questo hai istituito l’adorabile sacramento dell’Eucaristia, e qui ti offri vittima d’amore al Padre per i peccatori e specialmente per i tuoi più cari, i Sacerdoti. Dimentica, ti preghiamo, le loro ingratitudini, perdona le loro colpe, i loro sacrilegi e la loro indifferenza e, col perdono, dona ad essi una fede viva nella tua infinita misericordia, perché, pentiti, tornino al tuo cuore.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
2.Sacratissimo Cuore di Gesù: abisso di ogni virtù, tesoro inesauribile delle divine misericordie e fonte di ogni consolazione, con grande fiducia ti chiediamo: donaci numerosi Sacerdoti e rivestili di tutte le virtù del tuo Cuore, perché diventino tuoi veri servi; dona loro la tua dolcezza, la tua umiltà, la tua illibatezza e la tua santità, perché diano gloria al Padre che è nei cieli e siano guide illuminate per i loro fratelli.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
3.Amorosissimo Cuore di Gesù, generoso verso tutti quelli che ti invocano, fonte di vita e di santità, tesoro infinito della divinità, fornace ardentissima del divino amore, tu solo sei il nostro rifugio, tu la sede del nostro riposo, tu il nostro tutto. Ti supplichiamo: donaci Sacerdoti che siano uomini di preghiera intensa e perseverante; infondi in essi il tuo Spirito Santo perché infiammi il loro cuore di quel vivo amore di cui tu avvampi, affinché amando te ed il prossimo per amore tuo, possano essere felici in questa e nell’altra vita. Amen.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
PREGHIERA FINALE
Maria, madre di Gesù sommo ed eterno Sacerdote, chiedi al Padre per tutti i Sacerdoti una vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, Tuo Figlio, perché, racchiusi in esso con i loro pensieri ed affetti, adempiano tutti i loro doveri e servano sempre Gesù con grande gioia fino a quando lo incontreranno nella gioia del paradiso. Amen.
11 giugno-Quinto giorno
Dal Vangelo secondo Giovanni (10,11-18)
«Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».
Sacro Cuore di Gesù, fa bene al cuore e allo spirito sentirsi custoditi da Te che sei il buon Pastore delle nostre anime, perché il buon Pastore conosce le sue pecore e se ne prende cura, mentre il mercenario, che non ha alcuna relazione personale con le pecore, non esita a lasciare le pecore in pasto ai lupi. Ti supplichiamo: donaci Sacerdoti secondo il tuo cuore perché siano pastori coraggiosi, che amino il loro gregge, lo difendano dalle insidie di Satana e lo conducano al tuo Sacro Cuore adorabile.
Preghiamo
O Padre, che nel Cuore del tuo dilettissimo Figlio ci dai la gioia di celebrare le grandi opere del suo amore per noi, fa' che da questa fonte inesauribile attingiamo l'abbondanza dei tuoi doni. Per il nostro Signore.
CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESU’ PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
1. Sacro Cuore di Gesù, tu hai promesso: “Io sarò con voi fino alla fine del mondo”, e per questo hai istituito l’adorabile sacramento dell’Eucaristia, e qui ti offri vittima d’amore al Padre per i peccatori e specialmente per i tuoi più cari, i Sacerdoti. Dimentica, ti preghiamo, le loro ingratitudini, perdona le loro colpe, i loro sacrilegi e la loro indifferenza e, col perdono, dona ad essi una fede viva nella tua infinita misericordia, perché, pentiti, tornino al tuo cuore.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
2. Sacratissimo Cuore di Gesù: abisso di ogni virtù, tesoro inesauribile delle divine misericordie e fonte di ogni consolazione, con grande fiducia ti chiediamo: donaci numerosi Sacerdoti e rivestili di tutte le virtù del tuo Cuore, perché diventino tuoi veri servi; dona loro la tua dolcezza, la tua umiltà, la tua illibatezza e la tua santità, perché diano gloria al Padre che è nei cieli e siano guide illuminate per i loro fratelli.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
3. Amorosissimo Cuore di Gesù, generoso verso tutti quelli che ti invocano, fonte di vita e di santità, tesoro infinito della divinità, fornace ardentissima del divino amore, tu solo sei il nostro rifugio, tu la sede del nostro riposo, tu il nostro tutto. Ti supplichiamo: donaci Sacerdoti che siano uomini di preghiera intensa e perseverante; infondi in essi il tuo Spirito Santo perché infiammi il loro cuore di quel vivo amore di cui tu avvampi, affinché amando te ed il prossimo per amore tuo, possano essere felici in questa e nell’altra vita. Amen.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
PREGHIERA FINALE
Maria, madre di Gesù sommo ed eterno Sacerdote, chiedi al Padre per tutti i Sacerdoti una vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, Tuo Figlio, perché, racchiusi in esso con i loro pensieri ed affetti, adempiano tutti i loro doveri e servano sempre Gesù con grande gioia fino a quando lo incontreranno nella gioia del paradiso. Amen.
10 giugno-Quarto giorno
Dal Vangelo secondo Luca (19, 41-44 ) 41Quando fu vicino, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».
Sacro Cuore di Gesù, ferito dalla nostra durezza di cuore e dalla nostra indifferenza al tuo amore, Tu piangi per ciascuno di noi perché ci vedi sciupare il capolavoro che siamo, il tesoro grande che vale il suo sangue; piangi perché restiamo figli amati nonostante le nostre ribellioni, amati nonostante tutto e al di sopra di tutto e nulla potrà cancellare questo amore per noi, ma soprattutto piangi per quei Sacerdoti che sono chiusi al tuo amore e al tuo invito ad una relazione intima d’amore. Mandaci, ti preghiamo, Sacerdoti che si impegnino a sperimentare il tuo amore per loro, sappiano corrispondervi con il loro amore e insegnino a noi a fare altrettanto.
Preghiamo
O Padre, che nel Cuore del tuo dilettissimo Figlio ci dai la gioia di celebrare le grandi opere del suo amore per noi, fa' che da questa fonte inesauribile attingiamo l'abbondanza dei tuoi doni. Per il nostro Signore.
CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESU’ PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
1.Sacro Cuore di Gesù, tu hai promesso: “Io sarò con voi fino alla fine del mondo”, e per questo hai istituito l’adorabile sacramento dell’Eucaristia, e qui ti offri vittima d’amore al Padre per i peccatori e specialmente per i tuoi più cari, i Sacerdoti. Dimentica, ti preghiamo, le loro ingratitudini, perdona le loro colpe, i loro sacrilegi e la loro indifferenza e, col perdono, dona ad essi una fede viva nella tua infinita misericordia, perché, pentiti, tornino al tuo cuore.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
2.Sacratissimo Cuore di Gesù: abisso di ogni virtù, tesoro inesauribile delle divine misericordie e fonte di ogni consolazione, con grande fiducia ti chiediamo: donaci numerosi Sacerdoti e rivestili di tutte le virtù del tuo Cuore, perché diventino tuoi veri servi; dona loro la tua dolcezza, la tua umiltà, la tua illibatezza e la tua santità, perché diano gloria al Padre che è nei cieli e siano guide illuminate per i loro fratelli.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
3.Amorosissimo Cuore di Gesù, generoso verso tutti quelli che ti invocano, fonte di vita e di santità, tesoro infinito della divinità, fornace ardentissima del divino amore, tu solo sei il nostro rifugio, tu la sede del nostro riposo, tu il nostro tutto. Ti supplichiamo: donaci Sacerdoti che siano uomini di preghiera intensa e perseverante; infondi in essi il tuo Spirito Santo perché infiammi il loro cuore di quel vivo amore di cui tu avvampi, affinché amando te ed il prossimo per amore tuo, possano essere felici in questa e nell’altra vita. Amen.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
PREGHIERA FINALE
Maria, madre di Gesù sommo ed eterno Sacerdote, chiedi al Padre per tutti i Sacerdoti una vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, Tuo Figlio, perché, racchiusi in esso con i loro pensieri ed affetti, adempiano tutti i loro doveri e servano sempre Gesù con grande gioia fino a quando lo incontreranno nella gioia del paradiso. Amen.
9 giugno-Terzo giorno della novena al Sacro Cuore di Gesù
Dal Vangelo secondo Giovanni (2,13-22)
Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: “Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!”. I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà. Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: “Quale segno ci mostri per fare queste cose?”. Rispose loro Gesù: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Gli dissero allora i Giudei: “Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?”. Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Quante nostre chiese sono diventate un mercato! Entrando non ci si inginocchia più, non si fa più un gesto di deferenza davanti al Tabernacolo perché si ignora del tutto la Presenza reale di nostro Signore Gesù Cristo, si parla, si ride, ci si saluta, si inviano messaggi sul cellulare, ci si presenta vestiti in maniera indecente….Sacro Cuore di Gesù, sempre offeso da questo nostro modo di comportarci, donaci Sacerdoti che insegnino ai fedeli che, quando entrano in una chiesa, non si trovano in un luogo qualunque dove tutto è permesso, ma si trovano al cospetto della divina Maestà e devono averne il massimo rispetto.
Preghiamo
O Padre, che nel Cuore del tuo dilettissimo Figlio ci dai la gioia di celebrare le grandi opere del suo amore per noi, fa' che da questa fonte inesauribile attingiamo l'abbondanza dei tuoi doni. Per il nostro Signore…
CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESU’ PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
2. Sacratissimo Cuore di Gesù: abisso di ogni virtù, tesoro inesauribile delle divine misericordie e fonte di ogni consolazione, con grande fiducia ti chiediamo: donaci numerosi Sacerdoti e rivestili di tutte le virtù del tuo Cuore, perché diventino tuoi veri servi; dona loro la tua dolcezza, la tua umiltà, la tua illibatezza e la tua santità, perché diano gloria al Padre che è nei cieli e siano guide illuminate per i loro fratelli.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
3. Amorosissimo Cuore di Gesù, generoso verso tutti quelli che ti invocano, fonte di vita e di santità, tesoro infinito della divinità, fornace ardentissima del divino amore, tu solo sei il nostro rifugio, tu la sede del nostro riposo, tu il nostro tutto. Ti supplichiamo: donaci Sacerdoti che siano uomini di preghiera intensa e perseverante; infondi in essi il tuo Spirito Santo perché infiammi il loro cuore di quel vivo amore di cui tu avvampi, affinché amando te ed il prossimo per amore tuo, possano essere felici in questa e nell’altra vita. Amen.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
PREGHIERA FINALE
Maria, madre di Gesù sommo ed eterno Sacerdote, chiedi al Padre per tutti i Sacerdoti una vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, Tuo Figlio, perché, racchiusi in esso con i loro pensieri ed affetti, adempiano tutti i loro doveri e servano sempre Gesù con grande gioia fino a quando lo incontreranno nella gioia del paradiso. Amen.
8 giugno- Secondo giorno della novena al Sacro Cuore di Gesù
Dal Vangelo secondo Giovanni (19, 31-37)
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.
Sacro Cuore Gesù, donaci Sacerdoti Santi, capaci di fissare il loro sguardo su di Te Crocifisso nel momento sublime e altissimo della tua morte e sul dono supremo della vita nuova scaturita dal tuo fianco aperto di Redentore; Sacerdoti che sappiano riscaldare il nostro cuore parlandoci del tuo amore, un amore che ha versato per noi fino all’ultima goccia del proprio sangue e che, in cambio, richiede, come mendicante, soltanto il nostro povero amore.
Preghiamo
O Padre, che nel Cuore del tuo dilettissimo Figlio ci dai la gioia di celebrare le grandi opere del suo amore per noi, fa' che da questa fonte inesauribile attingiamo l'abbondanza dei tuoi doni. Per il nostro Signore…
CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESU’ PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
2. Sacratissimo Cuore di Gesù: abisso di ogni virtù, tesoro inesauribile delle divine misericordie e fonte di ogni consolazione, con grande fiducia ti chiediamo: donaci numerosi Sacerdoti e rivestili di tutte le virtù del tuo Cuore, perché diventino tuoi veri servi; dona loro la tua dolcezza, la tua umiltà, la tua illibatezza e la tua santità, perché diano gloria al Padre che è nei cieli e siano guide illuminate per i loro fratelli.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
3. Amorosissimo Cuore di Gesù, generoso verso tutti quelli che ti invocano, fonte di vita e di santità, tesoro infinito della divinità, fornace ardentissima del divino amore, tu solo sei il nostro rifugio, tu la sede del nostro riposo, tu il nostro tutto. Ti supplichiamo: donaci Sacerdoti che siano uomini di preghiera intensa e perseverante; infondi in essi il tuo Spirito Santo perché infiammi il loro cuore di quel vivo amore di cui tu avvampi, affinché amando te ed il prossimo per amore tuo, possano essere felici in questa e nell’altra vita. Amen.
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
PREGHIERA FINALE
Maria, madre di Gesù sommo ed eterno Sacerdote, chiedi al Padre per tutti i Sacerdoti una vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, Tuo Figlio, perché, racchiusi in esso con i loro pensieri ed affetti, adempiano tutti i loro doveri e servano sempre Gesù con grande gioia fino a quando lo incontreranno nella gioia del paradiso. Amen.
7 giugno- Primo giorno della novena al Sacro Cuore di Gesù
Dalla Prima lettera di San Giovanni apostolo (1, 1-3)
Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo.
Sacro Cuore di Gesù, donaci Sacerdoti che come san Giovanni Evangelista nella preghiera costante sappiano udire, vedere con i propri occhi, contemplare e toccare il Verbo della vita e trasmettere ai fedeli “ ciò che hanno udito”, “ciò che hanno veduto con i loro occhi”, “ciò che hanno contemplato e ciò che le loro mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita”, perché tutti ne diventino testimoni credibili.
Preghiamo
O Padre, che nel Cuore del tuo dilettissimo Figlio ci dai la gioia di celebrare le grandi opere del suo amore per noi, fa' che da questa fonte inesauribile attingiamo l'abbondanza dei tuoi doni. Per il nostro Signore…
CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESU’ PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
PREGHIERA FINALE
Maria, madre di Gesù sommo ed eterno Sacerdote, chiedi al Padre per tutti i Sacerdoti una vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, Tuo Figlio, perché, racchiusi in esso con i loro pensieri ed affetti, adempiano tutti i loro doveri e servano sempre Gesù con grande gioia fino a quando lo incontreranno nella gioia del paradiso. Amen.
Durante il mese di giugno si celebra la festa del Sacratissimo Cuore di Gesù e la Giornata di santificazione sacerdotale istituita nel 1995 dal papa san Giovanni Paolo II.
Mostrando un giorno il suo Cuore a S. Margherita Maria Alacoque, monaca visitandina francese che fu destinataria di alcune rivelazioni private, Gesù disse: «Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e consumarsi per testimoniare loro il suo amore. In segno di riconoscenza, però, non ricevo dalla maggior parte di essi che ingratitudini per le loro tante irriverenze, i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d’Amore. Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così».
Nella sua autobiografia, scritta per ordine del Rev. P. Gallois, la Beata Madre Teresa Casini racconta che un giorno Gesù le disse:
«“Il Sacerdote è parte delle mie viscere, pupilla dei miei occhi; il carattere sacerdotale è al di sopra di qualunque dignità. Io ho chiamato queste anime al mio servizio, dando loro una vocazione sublime, le ho circondate di lumi e grazie dello Spirito Santo e le ho messe in mezzo alla società, affinché, trattando continuamente con essa, mi fossero come tanti canali in cui le anime passassero per venire al mio Cuore. Ma – aggiunse con espressione di dolore – non tutte corrispondono alla loro vocazione e con le loro infedeltà e ingratitudini trafiggono il mio cuore, conficcando una spina in esso”. Mi chiese poi di riparare e di consolarlo nel suo dolore».
In questo mese di giugno 2023, vogliamo essere sensibili verso queste lamentazioni del Sacro Cuore di Gesù e consolarlo, pregando intensamente per la santificazione dei sacerdoti. A tal fine e reciteremo ogni giorno la seguente coroncina.
(Da recitarsi per tutto il mese di giugno)
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria
Cuore di Gesù, infiammato di amore per noi, infiamma i nostri cuori d’amore per Te! (3 volte)
PREGHIERA FINALE
Maria, madre di Gesù sommo ed eterno Sacerdote, chiedi al Padre per tutti i Sacerdoti una vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, Tuo Figlio, perché, racchiusi in esso con i loro pensieri ed affetti, adempiano tutti i loro doveri e servano sempre Gesù con grande gioia fino a quando lo incontreranno nella gioia del paradiso. Amen.
(chiedo scusa per il ritardo ma sono stata malata)