Sacerdoti santi? Tanti!
Beato Francesco Mottola
Sacerdote e fondatore
Francesco Mottola nacque a Tropea, oggi in provincia di Vibo Valentia e in diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, il 3 gennaio 1901. Primogenito di parecchi figli, dei quali sopravvissero tre lui compreso, fu battezzato due giorni dopo la nascita, coi nomi di Francesco Gaetano Umberto.
Rispetto al fratello Gaetano, d’indole remissiva e mite, il piccolo Francesco era più vivace, curioso, anche inquieto. Era dotato anche di una generosità e di una sensibilità notevoli verso tutti.
Sulla sua formazione umana e spirituale influì moltissimo l’ambiente familiare, nel quale ogni occasione era colta per rendere grazie a Dio. Erano frequenti, poi, le visite di sacerdoti in casa Mottola, come anche le soste di preghiera di fronte al Santissimo Sacramento e all’immagine di Maria Santissima di Romania, venerata nella cattedrale di Tropea.
I suoi genitori, Antonio Mottola e Concetta Bragò, gli fecero frequentare fin da piccolo le scuole elementari, le medie e il ginnasio nel Seminario vescovile di Tropea, di cui fu il primo seminarista nel 1911. Francesco riusciva molto bene negli studi, come attestano i risultati e le testimonianze dei suoi compagni. L’anno dopo, il 21 giugno 1912, sua madre, che l’aveva educato alla fede, morì in seguito a una grave crisi depressiva; aveva da poco dato alla luce l’ultima figlia, Titina. Fu la prima, grande esperienza di dolore per Francesco, che da allora divenne ancora più sensibile al mistero della sofferenza umana.
L’11 novembre 1914 ricevette il Sacramento della Cresima. Nell’ottobre 1917 passò al Seminario Regionale «Pio X» di Catanzaro, per gli studi filosofici e teologici. In seguito a un’esperienza di grazia vissuta nel 1918, sentì l’impulso di donarsi completamente al Signore «in perfetta oblazione», così da essere «un certosino della strada».
Insieme ad alcuni compagni di studio, diede vita al «Circolo di Cultura Calabrese», un gruppo di fraternità, studio e apostolato: desiderava, con loro, tenere mente e cuore aperti e svegli. A causa della salute malferma, però, dovette trascorrere quasi interamente l’ultimo anno di Seminario in casa, a Tropea.
Ordinato suddiacono a Catanzaro il 10 maggio 1923, ricevette il diaconato a Tropea il 25 dicembre e, il 5 aprile 1924, l’ordinazione sacerdotale. Partecipò quindi al concorso per l’assegnazione dell’incarico di parroco a Parghelia e lo vinse, ma dopo un mese dovette rinunciare, per motivi di salute. Ebbe quindi altri compiti nell’Azione Cattolica diocesana e, per diversi anni, insegnò Teologia.
Fedele ai propositi emessi prima dell’ordinazione sacerdotale, cercò di mantenersi in equilibrio tra attività e contemplazione, sicuro di non doversi lasciar rovinare dall’attivismo senza freni, a discapito della vita dello spirito. Dal 1929 e fino al 1942 fu rettore del Seminario di Tropea e insegnante di materie letterarie. Nel 1931 fu nominato anche Canonico Penitenziere della Cattedrale.
Dotato di delicatezza, discrezione e fermezza, accompagnava spiritualmente numerosi fedeli. Restava in confessionale spesso anche dopo mezzogiorno, trovando solo in Gesù il proprio riposo. Dedicava poi molto tempo all’ascolto dei confratelli sacerdoti, incoraggiandoli e pregando per la loro santificazione, come già faceva con i giovanissimi seminaristi; seguiva tutti sia a voce, sia con lettere. La sua passione culturale lo condusse a promuovere anche varie iniziative, come il circolo «Francesco Acri» e la rivista «Parva favilla», di cui fu direttore.
Per la semplicità, ma anche la profondità, con cui parlava ed esponeva la Parola di Dio, era anche invitato spesso a tenere conferenze e predicare ritiri in varie parrocchie e per l’Azione Cattolica. Dal 1935 cominciò a organizzare un piccolo gruppo composto da giovani laici che venivano a trovarlo settimanalmente: comunicò loro un ideale di azione caritativa e di preghiera contemplativa, vissuta nella quotidianità. Poco prima, nel 1931, era sorto anche un gruppo di sacerdoti accomunati da quella che don Francesco chiamava «l’Idea».
Sin dall’inizio del suo ministero, aveva poi avuto molte collaboratrici laiche, che l’aiutavano nell’assistenza ai poveri, in Seminario e nell’Azione Cattolica. Da loro, guidate da Irma Scrugli (per la quale è in corso la causa di beatificazione), sorsero quindi le Oblate del Sacro Cuore: erano il terzo gruppo, dopo i Sacerdoti Oblati e gli Oblati Laici del Sacro Cuore. Anche loro, restando nel mondo, dovevano essere attente a rispondere ai bisogni e alle solitudini di tanti, specie abitanti nelle campagne.
Ulteriore frutto dell’attenzione di don Francesco a quanti venivano rifiutati dalla società, i «nuju du mundu» secondo un’espressione dialettale che lui usava, furono le Case della Carità: non dovevano essere semplicemente strutture per l’accoglienza e l’assistenza di bambini, poveri, anziani e disabili, ma luoghi dove veniva fornita una formazione adatta a ciascuno; non istituti, ma famiglie. La prima Casa della Carità venne inaugurata l’8 dicembre 1936, con tre vecchiette e due bambine. Seguirono altre Case a Tropea, Vibo Valentia, Parghelia, Roma. Descrivendo quell’opera, dichiarò: «La Casa della Carità l’ho sognata grande almeno quanto la nostra terra, accogliente tutto il dolore, non per eliminarlo, perché sarebbe un sacrilegio, ma per divinizzarlo e divinizzato adorarlo».
Nei primi mesi del 1941, appena quarantunenne, don Francesco cominciò a sentirsi insolitamente stanco. Nel giugno dell’anno dopo, appena arrivato alla stazione di Reggio Calabria, svenne privo di sensi. Fu quindi colpito da paralisi, che gli tolse persino l’uso della parola. La malattia sembrò stroncare la sua attività sacerdotale, ma lui cercò di accettare con amore e speranza il sacrificio e la croce.
Per i ventisette anni seguenti non si lamentò, secondo quanto ha testimoniato la sorella Titina, e continuò a infondere speranza anche se non poteva quasi più muoversi. Riusciva comunque a celebrare la Messa, cementando quindi la propria relazione con Dio. Più che mai in quel momento, viveva in spirito di oblazione, donandosi anche nella sofferenza. In ogni caso, non si fermò alla propria condizione, ma restò attento al mondo che lo circondava: seguì anche, con molto interesse, i lavori del Concilio Vaticano II.
Don Francesco fece in tempo a vedere approvata, il 25 dicembre 1968, la Famiglia degli Oblati del Sacro Cuore come Istituto Secolare di diritto diocesano, dal vescovo di Tropea monsignor Vincenzo De Chiara. Le Oblate del Sacro Cuore ebbero invece il riconoscimento pontificio nel 1975. Il fondatore morì nella sua casa paterna, a Tropea, all’alba del 29 giugno 1969. I suoi resti mortali, inizialmente deposti nel cimitero di Tropea, riposano nella navata destra della Concattedrale di Maria Santissima di Romania della stessa città, ai piedi del Crocifisso.
Quattro anni dopo la sua morte, don Michele Loiacono e Irma Scrugli, in quanto suoi eredi spirituali, raccolsero le attestazioni sulla fama di santità che continuava ad accompagnarlo. L’8 dicembre 1973 fu quindi nominato il postulatore diocesano per il processo cognizionale per la causa di beatificazione, don Domenico Pantano. Monsignor Domenico Tarcisio Cortese, il 26 febbraio 1980, si rivolse alla Congregazione delle Cause dei Santi, che il 13 ottobre 1981 diede il nulla osta all’inchiesta diocesana, svolta a Tropea dall’11 febbraio 1982 al 29 giugno 1988; la convalida degli atti processuali fu emessa il 22 giugno 1990.
La “Positio super virtutibus”, consegnata nel 1994, fu esaminata dai Consultori Teologi della Congregazione delle Cause dei Santi, che il 23 marzo 2007 si pronunciarono a favore dell’esercizio in grado eroico delle virtù cristiane da parte sua. I cardinali e i vescovi membri della medesima Congregazione emisero invece il loro parere positivo il 6 novembre 2007. Il 17 dicembre 2007, papa Benedetto XVI autorizzò la promulgazione del decreto con cui don Francesco Mottola veniva dichiarato Venerabile.
Il 9 dicembre 2011 fu nominato don Enzo Gabrieli come nuovo postulatore. Fu lui a seguire il processo sul presunto miracolo. Era stato preso in esame il caso di Felice Palamara, all’epoca dei fatti seminarista al Pontificio Seminario Maggiore di Roma. Affetto da ritenzione urinaria funzionale, una patologia gravemente invalidante, si ritrovò guarito la notte tra il 13 e il 14 maggio 2010, dopo aver visto in sogno don Francesco, di cui era particolarmente devoto.
Successivamente, fu ordinato presbitero e divenne membro dei Sacerdoti Oblati. Il 2 ottobre 2019, papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto con cui il miracolo è stato attribuito all’intercessione di don Francesco Mottola, aprendo la via alla sua beatificazione. La beatificazione venne fissata al 10 ottobre 2021. La celebrazione si svolse nella Concattedrale di Tropea, presieduta dal cardinal Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, come inviato del Santo Padre.
La memoria liturgica del Beato Francesco Mottola venne fissata al 30 giugno, giorno successivo a quello della sua nascita al Cielo.
Autore: Antonio Borrelli ed Emilia Flocchini
GIUGNO:
MESE IN ONORE
DEL SACRO CUORE DI GESU’.
PREGHIAMO
PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
L’amore di Gesù non è un’illusione, è un bene reale, perché si fonda sulla realtà dell'Incarnazione medesima. La Vergine Maria, S. Giovanni, la Maddalena, Lazzaro, lo sanno perfettamente. Non era soltanto un amore di volontà, ma anche un amore di sentimento. Quando Gesù Cristo disse: «Ho pietà della folla», sentì realmente la compassione commuovere le fibre del suo Cuore umano; quando vide Marta e Maddalena piangere il loro fratello, pianse con esse lacrime veramente umane, sgorgate per l'emozione che gli stringeva il cuore. Perciò i Giudei, testimoni di questo spettacolo, dicevano tra loro: «Guardate a che punto lo amava!» Gesù Cristo non cambia. Era ieri, è oggi e rimane in cielo il Cuore più amante ed amabile che possiamo incontrare. S. Paolo ci esorta in termini precisi ad avere fiducia piena in Gesù, Pontefice compassionevole che conosce i nostri bisogni per avere egli stesso provate le nostre infermità e debolezze, tranne il peccato.
PREGHIAMO
Cuore di Gesù, Tu compatisci le nostre infermità spirituali e corporali con una tenerezza infinita. Tu ne soffri assai più di quanto ne soffriamo noi stessi. Non c’è sofferenza fisica o morale, non c’è tristezza, amarezza o timore a cui il Tuo Cuore compassionevole non prenda parte; non c’è peccato, difetto o imperfezione che non ti ferisca profondamente. Hai preso parte a tutte le nostre miserie eccetto il peccato, e del peccato hai condiviso la responsabilità. E tutto questo perché sei realmente il nostro Cuore, così come noi siamo il suo Corpo mistico. Al Tuo Cuore adorabile chiediamo insistentemente Sacerdoti secondo il Tuo Cuore perché la Tua chiesa diventi la casa dell’Amore. Amen
Si usa la corona del rosario.
Dopo il Padre nostro al posto dell’ave Maria si recita per 10 volte la seguente invocazione:
Gesù Vittima vivente nei secoli dei secoli, abbi pietà di tutti i Tuoi Sacerdoti. Gesù Sacerdote, perdona ai Sacerdoti che hanno tradito il tuo amore. Gesù Sacerdote, esaudisci le preghiere dei Sacerdoti che ti amano Gesù Sacerdote, chiama numerosi giovani al Tuo servizio e dona loro la perseveranza. Gesù Sacerdote abbi pietà di tutti noi.
Poi si recita il gloria al Padre e la seguente invocazione: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
Preghiera a
Gesù Sacramentato
Gesù Sacramentato, Pastore eterno delle anime, fa' ascendere al Tuo Sacerdozio solo quelli che sono chiamati da Te . Dà ad essi lo zelo apostolico per la tua gloria e per la salvezza delle anime; rivestili del Tuo Spirito e del Tuo amore, affinché conducano a te questa povera umanità così stravolta.
Mio Dio, Uno nell'Essenza e Trino nelle Persone, io ti adoro, ti amo, ti lodo e ti onoro come mio Sovrano e Signore e con tutto il mio cuore Ti rendo gli omaggi dovuti alla tua Divina Maestà e Ti chiedo di inviare alla Tua Chiesa numerosi e santi Sacerdoti. Amen
Giugno:
MESE IN ONORE
DEL SACRO CUORE DI GESU’.
PREGHIAMO
PER LA SANTIFICAZIONE
DEI SACERDOTI
Nella sua lettera agli Efesini, S. Paolo diceva loro che pregava insistentemente Iddio perché facesse loro conoscere la lunghezza, la larghezza e la profondità del mistero di Gesù, tanto era egli meravigliato delle straordinarie ricchezze che tale mistero racchiude in sé. La stessa cosa l'ha detta dell'amore del Cuore di Gesù per noi, quando proclamò che «questo amore sorpassa ogni scienza» (Eph. III, 14-19). Difatti non giungeremo mai ad esaurire i tesori di tenerezza, di amabilità, di benevolenza, di carità di cui il Cuore di Gesù è l'ardente braciere.
PREGHIERA AL SACRO CUORE DI GESÙ
O Cuore divino, carne della carne immacolata della Vergine Santissima; Cuore ricco delle Sue virtù e della potenza del Padre; Cuore, tesoro inesauribile di speranza, ricco di amore, concedi la carità ai Sacerdoti che nei tuoi riguardi sono freddi, a quelli che sono tiepidi, a quelli che dubitano della Tua presenza eucaristica, a quelli che Ti hanno abbandonato per amore di un amore senza consistenza. O Cuore adorabile di Gesù, fa che essi imparino a riconoscere e a gustare il Tuo infinito Amore, Ti amino ogni giorno di più e aiutino anche noi a fare altrettanto. Dà loro la Tua santa benedizione. Amen.
Si usa la corona del rosario.
Dopo il Padre nostro al posto dell’ave Maria si recita per 10 volte la seguente invocazione:
Gesù Vittima vivente nei secoli dei secoli, abbi pietà di tutti i Tuoi Sacerdoti. Gesù Sacerdote, perdona ai Sacerdoti che hanno tradito il tuo amore. Gesù Sacerdote, esaudisci le preghiere dei Sacerdoti che ti amano Gesù Sacerdote, chiama numerosi giovani al Tuo servizio e dona loro la perseveranza. Gesù Sacerdote abbi pietà di tutti noi.
Poi si recita il gloria al Padre e la seguente invocazione: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
Ho sbagliato numero.
Da anni l’amico Umberto mi scriveva che voleva incontrarmi e scambiare con me quattro chiacchiere. Ma ha lasciato scorrere tanto tempo da dimenticare il timbro della mia voce. Infatti un giorno mi arriva al cellulare una sua chiamata; distinguo immediatamente la sua voce e rispondo senza esitazione:
-Ciao Umberto, come stai?... Ma lo sento esitante a tal punto che mi scambia per Silvio…
-No, no…sono proprio Andrea; parla pure.
-Caspita, ho sbagliato numero. -No, no…hai indovinato; sono proprio Andrea, hai indovinato.
Ma in risposta ha parole di sommesso rammarico e mette giù la cornetta.
Dopo un attimo di riflessione, ricorda, riconosce la mia voce e… mi ritelefona, scusandosi, con un’esplosione di gioia.
Penso a quante volte Gesù mi parla o vuole parlare al cellulare della mia anima; lo fa di preferenza tramite la voce dei miei fratelli…Alle volte esito a rispondere, o addirittura abbasso l’ascolto, non riconoscendo la sua voce nel prossimo.
Anch’io smemorato scordo il timbro della voce di Gesù che comunque mi vuol sempre parlare da qualsiasi persona.
Addolorato per l’indelicatezza della mia “distrazione”…passo subito a riparare: mi affretto a rifarmi con un atto d’amorosa attenzione; ne nasce un’esplosione di gioia profonda.
Padre Andrea Panont O.C.D.
GIUGNO:
MESE IN ONORE
DEL SACRO CUORE DI GESU’.
PREGHIAMO
PER LA SANTIFICAZIONE
DEI SACERDOTI
Il Cuore di Gesù è il Cuore di un Dio. Questo Cuore che noi onoriamo e che adoriamo in questa umanità unita alla persona del Verbo è un simbolo. E di che cosa? È simbolo dell'amore. Nel comune linguaggio il cuore si assume come il simbolo dell'affetto. Quando Iddio ci dice nella S. Scrittura: «Figlio mio, dammi il tuo cuore», (Prov XXIII, 26) noi comprendiamo che cuore significa amore. Si può dire di una persona: io la stimo, la rispetto, ma il mio cuore non glielo posso dare, e voglio significare con ciò, che l'amicizia, l'intimità, l'unione con questa persona sono impossibili. Nella devozione al Sacro Cuore di Gesù onoriamo dunque l'amore che Gesù Cristo ci porta. Prima di tutto l'amore creato. Gesù Cristo è Dio e Uomo, perfetto Dio come perfetto Uomo: è il mistero stesso dell'Incarnazione. Ora, in quanto «Figlio dell'uomo», Cristo ha un cuore come il nostro, un cuore di carne, un cuore che per noi palpita del più tenero amore, del più verace, del più nobile, del più fedele amore che esista sulla terra. Se soltanto ci convincessimo di essere così amati!
ATTO DI RIPARAZIONE
Amorosissimo Cuore di Gesù Sacramentato, quali oltraggi tu ricevi nella Santissima Eucaristia! Tu sei qui per amarci, per consolarci, per consigliarci, per guidarci, in una parola per dimostrarci tutto il Tuo Amore, ma da noi uomini non ricevi che oltraggi, ingratitudini, disprezzi, rifiuti: infedeli che non credono, eretici che ti negano, cattolici che ti dimenticano, peccatori che ti offendono, Sacerdoti e anime a te consacrate che ti sono infedeli. O Cuore di Gesù, orribilmente oltraggiato e vilipeso, anche io sono stato nel numero di anime così ingrate! Un tale pensiero mi addolora profondamente e desidero chiederti sinceramente perdono, ma voglio chiederti perdono soprattutto per quei Sacerdoti che, presi da tante cose che non sono Te, non solo non lo sperimentano personalmente ma non ci parlano mai del Tuo immenso amore per noi. E tu, Gesù amabilissimo, donaci Sacerdoti santi che sappiano pregare, riparare e insegnare a farlo anche a noi; getta nel loro cuore una scintilla del tuo fuoco divino che bruci il loro cuore e lo faccia vittima di amore in vita e in morte e lo unisca a te per tutta l'eternità. Amen.
Si usa la corona del rosario.
Dopo il Padre nostro al posto dell’ave Maria si recita per 10 volte la seguente invocazione:
Gesù Vittima vivente nei secoli dei secoli, abbi pietà di tutti i Tuoi Sacerdoti. Gesù Sacerdote, perdona ai Sacerdoti che hanno tradito il tuo amore. Gesù Sacerdote, esaudisci le preghiere dei Sacerdoti che ti amano Gesù Sacerdote, chiama numerosi giovani al Tuo servizio e dona loro la perseveranza. Gesù Sacerdote abbi pietà di tutti noi.
Poi si recita il gloria al Padre e la seguente invocazione: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
Ieri, 6 giugno 2022, abbiamo celebrato con grande gioia il quarantesimo anniversario dell'ordinazione sacerdotale di don Louis Mienville, nostro ospite da tanti anni. Il signore lo conservi a lungo e lo faccia santo, anzi grande santo. Preghiamo per lui.
GIUGNO:
MESE IN ONORE
DEL SACRO CUORE DI GESU’.
PREGHIAMO
PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
L'oggetto proprio e diretto della devozione al Sacro Cuore di Gesù è il Cuore fisico di Cristo. Questo Cuore infatti è degno di adorazione perché fa parte della natura umana perfetta alla quale si è unito il Verbo. Quella stessa adorazione che tributiamo alla persona divina del Verbo si riferisce a tutto quello che le è unito personalmente e che sussiste in lei e per lei. E questo, come è vero di tutta intera la natura umana di Gesù, così è vero di ciascuna delle parti che la compongono. Il Cuore di Gesù è il Cuore di un Dio.
INVOCAZIONI AL SACRO CUORE
Amore del Cuore di Gesù, infiamma il cuore dei Tuoi Sacerdoti. Carità del Cuore di Gesù, diffonditi nel cuore dei Tuoi Sacerdoti. Forza del Cuore di Gesù, sostieni il cuore dei Tuoi Sacerdoti. Misericordia del Cuore di Gesù, rendi dolce il cuore dei Tuoi Sacerdoti. Pazienza del Cuore di Gesù, non ti stancare del cuore dei Tuoi Sacerdoti. Regno del Cuore di Gesù, stabilisciti nel cuore dei Tuoi Sacerdoti. Sapienza del Cuore di Gesù, ammaestra il cuore dei Tuoi Sacerdoti. Amen
Si usa la corona del rosario
Dopo il Padre nostro al posto dell’ave Maria si recita per 10 volte la seguente invocazione: Gesù Vittima vivente nei secoli dei secoli, abbi pietà di tutti i Tuoi Sacerdoti. Gesù Sacerdote, perdona ai Sacerdoti che hanno tradito il tuo amore. Gesù Sacerdote, esaudisci le preghiere dei Sacerdoti che ti amano Gesù Sacerdote, chiama numerosi giovani al Tuo servizio e dona loro la perseveranza. Gesù Sacerdote abbi pietà di tutti noi.
Poi si recita il gloria al Padre e la seguente invocazione: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
IL SACRO CUORE DI GESÙ
Riflessione del mese di giugno 2022
E
IL SACERDOTE
La spiritualità del Sacro Cuore si sviluppa particolarmente nel Medioevo. Nel monastero di Helfta, in Germania, la spiritualità di santa Gertrude la Grande, orientata soprattutto al culto dell’umanità di Cristo, diede grande sviluppo, al pari di quella di santa Matilde di Hackeborn e Matilde di Magdeburgo, alla devozione del Sacro Cuore di Gesù. Gertrude contempla il Cristo innalzato sulla croce da cui, trafitto, scaturisce l’amore misericordioso.
Secoli dopo, santa Margherita Maria Alacoque, monaca visitandina, le cui rivelazioni private imprimono una svolta decisiva per lo sviluppo della spiritualità del Sacro Cuore, riceve da Gesù il dono di contemplare il suo Cuore misericordioso. La richiesta che il Signore fa a Margherita è quella di amarlo con cuore sincero e docile, sperimentando così un barlume di quell’amore che ha effuso dalla croce. Il gesuita san Claudio de La Colombière, padre spirituale di santa Margherita Maria, è chiamato a diffondere la spiritualità del Sacro Cuore ricordando e trascrivendo la terza rivelazione a lei data da Gesù. Questa rivelazione privata compendia i motivi spirituali che sono alla base della devozione al Cuore di Cristo: «Ecco quel Cuore che tanto ha amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e a consumarsi per testimoniare loro il suo amore. In segno di riconoscenza, però, non ricevo dalla maggior parte di essi che ingratitudini per le loro tante irriverenze, i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d’Amore [l’Eucaristia]. Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così».
Sulla scia delle rivelazioni di Gertrude e di Margherita possiamo porre le visioni e le locuzioni che la beata Maria Teresa Casini, Fondatrice delle Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù, ha ricevuto per quanto riguarda il Cuore di Gesù trafitto. Nel 1882, dopo una lunga malattia che le aveva colpito i polmoni, la ragazza diciottenne amava stare lunghe ore dinanzi a Gesù sacramentato. Ed è proprio durante l’adorazione che riceve le visite del Signore. La beata Casini descrive così tali incontri: «Spesso nell’orazione i miei sentimenti restavano sospesi ed io allora non avevo più pensieri, né avvertivo quanto attorno a me accadeva. In questo stato alcune volte mi si presentava Gesù, alcune altre volte invece sentivo la sua voce nel mio cuore che mi chiedeva di essere consolato, che il suo Cuore era trafitto e che cercava anime. Io provavo tanta pena e passavo le ore a internarmi nelle pene del caro mio Signore».
«Una volta stavo ai piedi di Gesù sacramentato, nel mio poco procuravo consolarlo nell’abbandono in cui è lasciato nel Sacramento, quando Gesù mi si presentò, avanti al ciborio, in un aspetto mesto e addolorato. Egli non parlò, ma mi mostrò il suo Divin Cuore trafitto da una spina, al lato destro, al disopra del Cuore. Io capii che Gesù voleva essere consolato e che il suo Cuore era trafitto. Io intesi tanta pena, i miei sentimenti erano tutti assorti nel pensiero di Gesù e del suo Cuore trafitto. Rimasi lungo tempo ai piedi del Sacramento. Io, Gesù non lo vedevo, ma non potetti più pregare, una sola cosa occupava la mia mente e la mia immaginazione, cioè il Cuore trafitto di Gesù. Andai poi in casa, ma questo pensiero teneva occupata la mia mente e per più giorni sentivo tanta pena per Gesù…».
Gesù stesso in un altro incontro esplicita il suo dolore: «Il Sacerdote è parte delle mie viscere, pupilla dei miei occhi, il carattere sacerdotale è al di sopra di qualunque dignità. Io ho chiamato queste anime al mio servizio dando loro una vocazione sublime, le ho circondate di lumi e grazie dello Spirito Santo e le ho messe in mezzo alla società affinché, trattando continuamente tra essa, mi fossero tanti canali in cui le anime passassero per venire al mio cuore. Ma – aggiunse con espressione di dolore – non tutti corrispondono alla loro vocazione e con le loro infedeltà e ingratitudini trafiggono il mio cuore conficcando una spina in esso. Mi chiese poi di riparare e consolarlo nel suo dolore». «L’animo mio questa volta rimase come annientato dal dolore nell’apprendere una cosa che mai avrei supposto avendo sempre avuto, e come ancora l’ho, un vero sentimento di stima e di rispetto per il Sacerdote; e quindi questo mi sorprese e addolorò».
La consolazione e la riparazione trovano il loro senso nel diffondere l’amore di oblazione di Gesù Cristo che si offre al Padre per intercedere per i suoi figli ingrati. Gesù aveva scelto Maria Teresa per stargli accanto nel donarsi per i sacerdoti: «Io mi voglio servire di te come di un canale per condurre le anime al mio Cuore».
Ella, in risposta alle richieste di Gesù, visse nella contemplazione eucaristica del mistero del Cuore di Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote e, attraverso l’oblazione e la riparazione, si offrì con Cristo al Padre perché i sacerdoti fossero santi e crescessero nell’unità; e si prodigò instancabilmente perché nella Chiesa potessero nascere e svilupparsi numerose e sante vocazioni al Sacerdozio.
Oggi il Signore chiede a ciascuno di noi di consolare il suo Cuore trafitto dalla spina dell’infedeltà di alcuni suoi ministri, di pregare per la santificazione di tutti i Sacerdoti e di chiedergli di inviare alla sua Chiesa numerosi e santi Sacerdoti.
Vorremo restare indifferenti alla Sua richiesta?
GIUGNO:
MESE IN ONORE
DEL SACRO CUORE DI GESU’.
PREGHIAMO
PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
La devozione al Sacro Cuore trova le sue radici nel Vangelo. Essa è contenuta in germe nelle parole di S. Giovanni: «Il Verbo si è fatto carne ed ha abitato tra noi... Egli amò i suoi fino all'estremo dell'amore ».Che cos'è infatti l'Incarnazione? È la manifestazione di Dio, è «Dio che si rivela a noi attraverso l'umanità di Gesù»; è la rivelazione dell'amore divino al mondo: «Dio ha tanto amato il mondo da donargli il suo Figlio unigenito»; e il Figlio stesso ha amato gli uomini fino a offrirsi per loro: «Non vi è amore più grande che dare la propria vita per i propri amici» (Giov, XV, 13). Tutta la devozione al Sacro Cuore è, in germe, in queste parole di Gesù.
PREGHIAMO
Gesù, tu dici: «Sono venuto, a portare il fuoco dell'amore sulla terra e che altro posso desiderare se non che questo fuoco divino si accenda?». E, nell'ebbrezza del Tuo amore per noi, sali sulla croce; da quella croce ci doni la Tua Madre, il Tuo sangue, le Tue piaghe, i Tuoi Sacramenti, tutto. Dal Tabernacolo ci ripeti: « lo sarò sempre con voi. Venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi ed io vi ristorerò». Eppure, come dice san Francesco: «L’Amore non è amato!».
Ti preghiamo, o Gesù, donaci Sacerdoti che, dopo aver sperimentato personalmente il Tuo amore, sappiano innamorare di Te e far gustare a molte anime il Tuo immenso ed inesplicabile amore per loro, in modo che il fuoco, che sei venuto a portare sulla terra, finalmente si accenda! Amen
Si usa la corona del rosario.
Dopo il Padre nostro al posto dell’ave Maria si recita per 10 volte la seguente invocazione:
Gesù Vittima vivente nei secoli dei secoli, abbi pietà di tutti i Tuoi Sacerdoti. Gesù Sacerdote, perdona ai Sacerdoti che hanno tradito il tuo amore. Gesù Sacerdote, esaudisci le preghiere dei Sacerdoti che ti amano Gesù Sacerdote, chiama numerosi giovani al Tuo servizio e dona loro la perseveranza. Gesù Sacerdote abbi pietà di tutti noi.
Poi si recita il gloria al Padre e la seguente invocazione: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
PENTECOSTE:
DISCESA DELLO SPIRITO SANTO
SU MARIA E GLI APOSTOLI
RACCOLTI NEL CENACOLO
"Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi". (Atti 2,1-4)
GIUGNO:
MESE IN ONORE
DEL SACRO CUORE DI GESU’.
PREGHIAMO
PER LA SANTIFICAZIONE
DEI SACERDOTI
Dal primo istante della sua Incarnazione, Gesù Cristo possedeva nella sua santa anima tutti i tesori della scienza e della sapienza divina, ma solo gradatamente li rivelò. Man mano che Cristo cresceva in età, si manifestava questa scienza e questa saggezza e si vedevano fiorire le virtù di cui possedeva il germe. San Giovanni nel suo vangelo ci dice: «Il Verbo era Dio, e il Verbo si è fatto carne». Questa rivelazione contiene dei tesori che sono stati scoperti a poco a poco, come un seme che si è sviluppato in frutti di verità per accrescere la nostra conoscenza di Gesù Cristo. Nell'occasione di eresie che sorsero via via, la Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, ha definito che in Gesù Cristo vi è una sola Persona divina, ma due nature distinte e perfette, che pertanto tutte le parti della santa umanità di Gesù e in modo particolare il Suo Cuore sono oggetto di adorazione per effetto della loro unione alla divina Persona del Verbo e che la Vergine Maria è Madre di Dio .
PREGHIAMO
Signore dal Cuore squarciato, aiuta i Tuoi Sacerdoti a camminare verso il tuo Cuore come verso la meta del loro pellegrinaggio; ad aderire al tuo Cuore con tutta la forza delle loro aspirazioni. Concedi loro di penetrare nel tuo Cuore fino alla sua estrema profondità; di respirare per mezzo del tuo Cuore animandoli col soffio di un generoso amore; a lavorare per il tuo Cuore senza risparmiare pene e fatiche. E poi falli riposare sul tuo Cuore in una intimità tranquilla e senza fine; per irradiare la santa bontà e l'ardore apostolico del tuo Cuore, e dimorare per sempre in esso immutabilmente stabiliti nella tua carità. Amen
Si usa la corona del rosario.
Dopo il Padre nostro al posto dell’ave Maria si recita per 10 volte la seguente invocazione:
Gesù Vittima vivente nei secoli dei secoli, abbi pietà di tutti i Tuoi Sacerdoti. Gesù Sacerdote, perdona ai Sacerdoti che hanno tradito il tuo amore. Gesù Sacerdote, esaudisci le preghiere dei Sacerdoti che ti amano Gesù Sacerdote, chiama numerosi giovani al Tuo servizio e dona loro la perseveranza. Gesù Sacerdote abbi pietà di tutti noi.
Poi si recita il gloria al Padre e la seguente invocazione: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
GIUGNO:
MESE IN ONORE
DEL SACRO CUORE DI GESU’.
PREGHIAMO
PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
Che cosa si deve intendere per devozione al S. Cuore? Parlando in generale essa è la devozione alla persona stessa di Gesù, che manifesta l'amor suo per noi e ci mostra il suo Cuore come simbolo del suo amore. Chi onoriamo dunque in questa devozione? Gesù Cristo stesso in persona. E qual è l'oggetto immediato, speciale, proprio di questa devozione? È il Cuore di carne di Gesù, il Cuore che batteva nel suo petto di Uomo-Dio, ma questo Cuore non lo onoriamo separatamente dalla natura umana di Gesù, né dalla persona del Verbo eterno a cui, nell'Incarnazione, si unì la natura umana. Occorre aggiungere che noi onoriamo questo Cuore come simbolo dell'amore di Gesù per noi.
PREGHIAMO
Divino Salvatore Gesù, che nelle rivelazioni fatte alla Beata Teresa Casini ti sei lasciato sfuggire dal Cuore questo doloroso lamento: “Il mio Cuore è trafitto da questa spina conficcatami da quei sacerdoti che non corrispondono alla sublime loro vocazione”, degnati di donare alla Tua chiesa Sacerdoti innamorati di Te, Sacerdoti amanti della preghiera, Sacerdoti devoti dell’Eucaristia, Sacerdoti che sappiano spendersi per amore e con amore per le anime a loro affidate e gradisci l'umile tributo delle loro consolazioni. Assisti anche noi potentemente con la tua santa grazia, così che per l'avvenire, schivando tutto ciò che potrebbe dispiacerti, noi ci mostriamo in tutto e per tutto tuoi fedeli e devoti. Amen
Si usa la corona del rosario
Dopo il Padre nostro al posto dell’ave Maria si recita per 10 volte la seguente invocazione:
Gesù Vittima vivente nei secoli dei secoli, abbi pietà di tutti i Tuoi Sacerdoti. Gesù Sacerdote, perdona ai Sacerdoti che hanno tradito il tuo amore. Gesù Sacerdote, esaudisci le preghiere dei Sacerdoti che ti amano Gesù Sacerdote, chiama numerosi giovani al Tuo servizio e dona loro la perseveranza. Gesù Sacerdote abbi pietà di tutti noi.
Poi si recita il gloria al Padre e la seguente invocazione: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
NOVENA
ALLO SPIRITO SANTO
PER I SACERDOTI
Il dono del Sacerdozio ministeriale è la perla preziosa che Dio Padre dona ad alcuni uomini guardando il proprio Figlio, sommo ed eterno sacerdote. Il sacerdote è chiamato a guidare, correggere, confermare e "stare" tra Dio e l'uomo continuamente. Per tal motivo, esso va sempre sostenuto, amato e protetto. Sempre bisogna tenere le mani alzate in preghiera per i nostri sacerdoti, a cominciare dal Santo Padre, per Pietro, che porta il peso più alto, mistico e reale di tutta la comunità dei credenti in Cristo.
PREGHIAMO
Spirito Santo, Dona, alla tua Chiesa Santi Sacerdoti. Conferma quelli in difficoltà. Sostieni i sacerdoti soli, abbandonati, peccatori. Chiama tanti giovani a questo compito così speciale e straordinario, guarendo e sanando la loro fragile umanità. Dilata i cuori. E rafforza anche noi fedeli, nel sostenere il compito dei nostri pastori e aiutaci a vivere con generosità la dimensione sacerdotale che ci hai donato con il battesimo; pronti ad intercedere gli uni per gli altri; portando i pesi gli uni degli altri, nel silenzio e nella sobrietà. Amen
Si usa la coroncina del Rosario.
Padre nostro che sei nei Cieli... al posto di ogni Ave Maria si ripete la seguente invocazione:
Vieni Spirito Creatore, Vieni Spirito Santo, illumina la loro mente, scalda il loro cuore, guida, proteggi e rinnova la tua Chiesa.
Al termine delle dieci invocazioni allo Spirito Santo si recita: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo...
PREGHIAMO
O Padre, fonte di ogni Luce e Misericordia, che hai riempito del Tuo Amore tutta la terra, effondi il Tuo Spirito, che è Signore e dà la vita, sui Sacerdoti, perché assieme al Tuo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, possano essere, con Te, una cosa sola. Te lo chiediamo ardentemente per Cristo nostro Signore. Amen. Benediciamo il Signore. Rendiamo grazie a Dio
GIUGNO:
MESE IN ONORE
DEL SACRO CUORE DI GESU’.
PREGHIAMO PER LA SANTIFICAZIONE
DEI SACERDOTI
Vi è una festa che, per il suo oggetto, ci ricorda in maniera generale l'amore che il Verbo Incarnato ci ha mostrato: è la festa del Sacro Cuore. La Chiesa, ispirandosi alle rivelazioni di nostro Signore a S. Margherita Maria, chiude con questa festa, il ciclo annuale delle solennità del Signore; come se, pervenuta al termine della contemplazione dei misteri dello Sposo suo, altro non le rimanesse che celebrare quell'Amore che li ha ispirati tutti.
PREGHIAMO
O Cuore dolcissimo di Gesù, il più santo, il più tenero, il più amabile e buono di tutti i cuori! O Cuore vittima di amore, ascolta, benevolmente, le nostre suppliche: presenta al Tuo Eterno Padre le ferite e le piaghe che nel Tuo corpo sacratissimo hai ricevuto, particolarmente quella del costato, perché perdoni i peccati e le ingiurie con cui tutti noi ti offendiamo e dimenticando la nostra ingratitudine e perfidia, doni alla santa Chiesa numerosi e santi Sacerdoti. Sacro Cuore di Gesù spargi con abbondanza sulle loro anime gli inesauribili tesori di grazia e misericordia racchiusi nel Tuo Cuore, affinché, dopo avertiTi servito fedelmente in questa vita, possano entrare nelle dimore eterne della gloria, per cantare le tue misericordie, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Si usa la corona del rosario
Dopo il Padre nostro al posto dell’ave Maria si recita per 10 volte la seguente invocazione:
Gesù Vittima vivente nei secoli dei secoli, abbi pietà di tutti i Tuoi Sacerdoti. Gesù Sacerdote, perdona ai Sacerdoti che hanno tradito il tuo amore. Gesù Sacerdote, esaudisci le preghiere dei Sacerdoti che ti amano Gesù Sacerdote, chiama numerosi giovani al Tuo servizio e dona loro la perseveranza. Gesù Sacerdote abbi pietà di tutti noi.
Poi si recita il gloria al Padre e la seguente invocazione: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
NOVENA
ALLO SPIRITO SANTO
PER I SACERDOTI
Il dono della vocazione è il regalo più grande che Dio Padre fà all'uomo dopo il dono del Battesimo. Nel dono della Vocazione il fedele comprende, nello Spirito Santo e alla luce dello Spirito, come vivere più compiutamente il proprio battesimo e rendere lode a Dio con la propria vita. Il dono della Vocazione è sostanzialmente di due tipi: alla vita consacrata o al matrimonio. In entrambi i casi, con modalità differenti e complementari, il fedele, uomo o donna che sia, comprende come fare della propria vita un dono. E' un dono che Dio regala ma che va sempre confermato nello Spirito affinché divenga fecondo e non sia appesantito dal tempo e dai limiti personali.
PREGHIAMO
Spirito Santo dona, sante vocazioni alla Tua Chiesa, santi consacrati e sante famiglie. Conferma nella tua fecondità, nella tua bellezza e nella tua gioia coloro che hai chiamato all'amore assoluto e indiviso per Te. Conferma la loro chiamata e dona loro di affidarsi a Te qualora fossero ancora titubanti, indecisi, fragili, impauriti e magari accidiosi. Dona loro la grazia di mettersi al servizio disinteressato e gratuito dei propri fratelli in maniera da diventare sostegno delle famiglie cristiane e guidare alla santità i loro componenti. Rafforzali nello slancio del cuore che proviene da Te, cuore del cuore del Padre e del Figlio, uniti in un solo Amore. Amen
Si usa la coroncina del Rosario
Padre nostro che sei nei Cieli... al posto di ogni Ave Maria si ripete la seguente invocazione:
Vieni Spirito Creatore, Vieni Spirito Santo, illumina la loro mente, scalda il loro cuore, guida, proteggi e rinnova la tua Chiesa.
Al termine delle dieci invocazioni allo Spirito Santo si recita:
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo...
PREGHIAMO
O Padre, fonte di ogni Luce e Misericordia, che hai riempito del Tuo Amore tutta la terra, effondi il Tuo Spirito, che è Signore e dà la vita, sui Sacerdoti, perché assieme al Tuo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, possano essere, con Te, una cosa sola. Te lo chiediamo ardentemente per Cristo nostro Signore. Amen.
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio
GIUGNO:
MESE IN ONORE
DEL SACRO CUORE DI GESU’.
PREGHIAMO
PER LA SANTIFICAZIONE
DEI SACERDOTI
Niente spinge tanto all'amore quanto il sapersi e il sentirsi amati. «Tutte le volte che pensiamo a Gesù Cristo, dice S. Teresa, ricordiamoci dell'amore col quale egli ci ha colmato dei suoi benefizi... L'amore chiama l'amore». Come possiamo conoscere questo amore che è nel fondo di tutti i misteri di Gesù, la cui spiegazione e i cui motivi sono in esso riassunti? Dove possiamo attingere questa scienza così salutare e feconda che S. Paolo ne faceva l'oggetto della sua preghiera per i suoi cristiani? Questa scienza si attinge nella contemplazione dei misteri di Gesù. Se li studiamo con fede, lo Spirito Santo, che è amore infinito, ce ne svela le profondità e ci conduce a quell'amore che ne è la sorgente.
PREGHIAMO
Sacro Cuore d’amore infinito, ti preghiamo umilmente: concedi che Tuoi Sacerdoti nella preghiera costante possano assaporare la gioia di una profonda comunione spirituale con Te, elevando così la loro mente e il loro cuore ai gradi più alti della santità sacerdotale. Nell’ascolto della tua parola di vita trovino l’ispirazione per portare vita a chi non ha più speranza di vivere, e la forza di essere vicino ai giovani, agli adulti, ai bambini, agli anziani, agli ammalati e a quanti sono prossimi all’eternità.Ogni loro gesto e comportamento sia un inno perenne alla bellezza e alla grandezza dell’eterno e sommo Dio, Padre di infinito amore e compassione, che ha riposto il suo sguardo misericordioso su di loro, povere e fragili creature. Amen
Si usa la corona del rosario
Dopo il Padre nostro al posto dell’ave Maria si recita per 10 volte la seguente invocazione:
Gesù Vittima vivente nei secoli dei secoli, abbi pietà di tutti i Tuoi Sacerdoti. Gesù Sacerdote, perdona ai Sacerdoti che hanno tradito il tuo amore. Gesù Sacerdote, esaudisci le preghiere dei Sacerdoti che ti amano Gesù Sacerdote, chiama numerosi giovani al Tuo servizio e dona loro la perseveranza. Gesù Sacerdote abbi pietà di tutti noi.
Poi si recita il gloria al Padre e la seguente invocazione: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
NOVENA
ALLO SPIRITO SANTO
PER I SACERDOTI
Il dono della Fortezza è il dono dello Spirito che dona forza nelle scelte o nelle situazioni difficili. Alcune scelte possono essere impossibili al cuore dell'uomo. Il dono della Fortezza ci aiuta a compierle. Altre scelte sono difficili perché sono lunghe nel tempo e il dono della Fortezza ci abilita a sostenerle. Il dono della Fortezza è indispensabile nelle scelte vocazionali e in quelle che da essa derivano. E' il dono che suscita il coraggio e che fa fuggire la timidezza e la paura. E' il dono della perseveranza e della fedeltà da chiedere sempre, ad ogni istante.
PREGHIAMO
Spirito Santo, elargisci ai Tuoi Sacerdoti il dono della Fortezza, perché possano scegliere e camminare con la forza di Dio per piccoli o lunghi tratti, ed essere fedeli, sempre, a ciò che Dio chiede loro. Anche se dovessero vacillare o cadere, trovino in questo dono la forza di rialzarsi umilmente e con gratitudine, di riprendere il cammino e soprattutto di aiutare i fratelli loro affidati a non disperare dell’Amore di Dio nei momenti di tribolazione. Amen
Si usa la coroncina del Rosario
Padre nostro che sei nei Cieli... al posto di ogni Ave Maria si ripete la seguente invocazione:
Vieni Spirito Creatore, Vieni Spirito Santo, illumina la loro mente, scalda il loro cuore, guida, proteggi e rinnova la tua Chiesa.
Al termine delle dieci invocazioni allo Spirito Santo si recita: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo...
PREGHIAMO
O Padre, fonte di ogni Luce e Misericordia, che hai riempito del Tuo Amore tutta la terra, effondi il Tuo Spirito, che è Signore e dà la vita, sui Sacerdoti, perché assieme al Tuo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, possano essere, con Te, una cosa sola. Te lo chiediamo ardentemente per Cristo nostro Signore. Amen. Benediciamo il Signore. Rendiamo grazie a Dio
NOVENA
ALLO SPIRITO SANTO
PER I SACERDOTI
Il dono del Consiglio è il dono dello Spirito che garantisce la chiarezza nel discernimento delle situazioni. Illuminati dalla Scienza, forti dell'Intelletto, arricchiti dalla Sapienza, con il dono del Consiglio operiamo ogni scelta secondo Dio e, chiaramente, vediamo dove Dio vuole condurre i nostri passi o di coloro che Dio ci ha affidati. E' il dono che scaturisce dalla preghiera. Perché solo in Dio si può sapere e vedere ciò che piace a Dio e ciò che Lui sceglie in una determinata situazione e/o questione. E' dunque il dono del discernimento che rafforza la nostra volontà.
PREGHIAMO
Spirito Santo, elargisci il dono del Consiglio ai Tuoi Sacerdoti, perché possano sapere ciò che è gradito a Dio e non indugiare nelle scelte che la vita pone loro innanzi. Sappiano cogliere ogni "sfida" quotidiana nella chiarezza di questo dono e piacere sempre a Lui in ogni passo da essi compiuto, qualunque esso sia, piccolo o grande. Amen
Si usa la coroncina del Rosario
Padre nostro che sei nei Cieli... al posto di ogni Ave Maria si ripete la seguente invocazione:
Vieni Spirito Creatore, Vieni Spirito Santo, illumina la loro mente, scalda il loro cuore, guida, proteggi e rinnova la tua Chiesa.
Al termine delle dieci invocazioni allo Spirito Santo si recita: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo...
PREGHIAMO
O Padre, fonte di ogni Luce e Misericordia, che hai riempito del Tuo Amore tutta la terra, effondi il Tuo Spirito, che è Signore e dà la vita, sui Sacerdoti, perché assieme al Tuo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, possano essere, con Te, una cosa sola. Te lo chiediamo ardentemente per Cristo nostro Signore. Amen.
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio
GIUGNO: MESE IN ONORE
DEL SACRO CUORE DI GESU’.
PREGHIAMO
PER LA SANTIFICAZIONE
DEI SACERDOTI
Quando noi consideriamo i misteri della vita di Gesù, quale perfezione vi vediamo risplendere maggiormente? L'amore. L'amore ha compiuto l'Incarnazione; l'amore ha fatto nascere Cristo in una carne mortale; l'amore ha ispirato gli anni della sua vita nascosta a Nazaret e alimentato lo zelo della sua vita pubblica. Se Gesù si offre alla morte per noi, ciò avviene perché cede «all'eccesso di un amore sconfinato»; se risuscita, avviene «per la nostra giustificazione»; se sale al cielo, lo fa «come precursore per prepararci un posto» in quel soggiorno di beatitudine. Parimenti egli manda lo Spirito consolatore «per non lasciarci orfani»; istituisce il sacramento dell'Eucaristia per offrirci un ricordo del suo amore. Tutti questi misteri dunque hanno la loro sorgente nell'amore.
PREGHIAMO
Ti chiediamo umilmente, o Sacro Cuore di Gesù, di colmare di amore la vita dei Tuoi presbiteri in modo che possano svolgere il ministero sacerdotale con la gioia nel cuore, portando letizia a chi vive nel dolore, celebrando l’Eucaristia con fervore e passione e amministrando volentieri il sacramento del perdono. Sacro Cuore di Gesù manda numerosi e santi Sacerdoti alla Tua Chiesa. Amen
Si usa la corona del rosario
Dopo il Padre nostro al posto dell’ave Maria si recita per 10 volte la seguente invocazione: Gesù Vittima vivente nei secoli dei secoli, abbi pietà di tutti i Tuoi Sacerdoti. Gesù Sacerdote, perdona ai Sacerdoti che hanno tradito il tuo amore. Gesù Sacerdote, esaudisci le preghiere dei Sacerdoti che ti amano Gesù Sacerdote, chiama numerosi giovani al Tuo servizio e dona loro la perseveranza. Gesù Sacerdote abbi pietà di tutti noi.
Poi si recita il gloria al Padre e la seguente invocazione: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.