NOVENA
IN ONORE DELLA BEATA
MADRE TERESA CASINI
VITTIMA D’AMORE
PER LA SANTITA’ SACERDOTALE
NONO GIORNO
«Cuore trafitto di Gesù, a cui tutto desidero immolare in me, e così attestarti il mio amore e consolare il tuo trafitto Cuore, ti prego nella bassezza del mio nulla, di voler distruggere in me ciò che vi ha di più nobile, quello che costituisce il fondo del mio cuore, cioè il desiderio della vita, per compiere i desideri del tuo trafitto Cuore, cioè l'Opera delle Oblate e delle Vocazioni al Sacerdozio . Questo desiderio della vita ti usurpa la gloria che solo a Te è dovuta, perché occultamente appropria a me ciò che è tutta opera tua. Purifica, distruggi, annienta in me questa parte più eletta del mio cuore; ed il vuoto che questa immolazione lascia, sia dal tuo intimo dolore e dal tuo amore riempito ».
All’alba del 3 aprile 1937 Teresa, dopo una vita spesa per consolare il Cuore di Gesù, va incontro al Suo Signore dicendo: “Sono serena, sento Dio vicino a me”.
Il giorno 31 ottobre 2015, Maria Teresa Casini, è dichiarata Beata nel suo paese natio, Frascati, dal Cardinale Angelo Amato, delegato del Papa Francesco.
PREGHIAMO
Beata Madre Teresa Casini, tu, la cui vita ha avuto un unico scopo: consolare il Cuore di Gesù trafitto da una spina a causa delle le offese di quei Sacerdoti che vivono nel peccato, chiedi al Signore per ciascuno di essi una sincera conversione, il coraggio di tornare a Dio e un’immensa fiducia nella Sua infinita Misericordia. Ti preghiamo in modo particolare per i Sacerdoti moribondi. Amen
Recita 10 gloria al Padre e la seguente giaculatoria: “Signore, manda santi Sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa”.
NOVENA
IN ONORE DELLA BEATA
MADRE TERESA CASINI
VITTIMA D’AMORE
PER LA SANTITA’ SACERDOTALE
OTTAVO GIORNO
Carissime Figlie,
prima di andarmene al mio Dio, sento il dovere di domandarvi perdono di tutti i cattivi esempi che vi ho dato col mio carattere vivo e troppo franco, e quindi della causa che sono stata dei vostri disgusti, abbattimenti e mancanze di spirito.
Vi domando anche perdono del cattivo esempio che vi ho dato con la trasgressione della regolare osservanza specie del silenzio e degli atti comuni. Perdonatemi, Figlie, e pregate molto per l'anima mia, essendo essa molto, ma molto colpevole avanti a Dio stante le grazie che Egli mi ha fatto, benché io non le meritassi, e a cui disgraziatamente non ho corrisposto, anzi ne ho abusato.
Ora, Figlie, per l'ultima volta voglio farvi le mie raccomandazioni, volendo così compiere il mio ufficio sino alla fine, sotto gli occhi del mio Dio e del mio tutto.
1) Ciascuna cerchi di crescere sempre meglio nell'obbedienza, nell'umiltà e nella semplicità e queste virtù, che per una Oblata sono fondamentali, le custodirete e accrescerete in voi quanto più pregherete. Oh! sì, figlie, pregate, pregate con semplicità, ma pregate, e la vostra preghiera non sia mai interrotta, ossia nelle vostre azioni ed opere, tenete il vostro spirito alla presenza di Dio, pensando che agite sotto lo sguardo divino, e questo vi aiuterà a farle bene e a poterle presentare al vostro Dio quali opere soddisfattorie. Oh! la preghiera per una oblata è tutto; pregate, figlie, nelle consolazioni, pregate nelle tentazioni, pregate nelle aridità, pregate nel trambusto delle vostre passioni, infine pregate sempre, pregate con amore filiale, pregate con fede, pregate con familiarità, pregate come sa pregare una figlia il suo caro padre, come un'anima sa pregare il suo caro Dio, il suo tutto.
2) Abbiate un grande desiderio di purificare il vostro spirito da tutto ciò che non è Dio; nulla deve essere in voi che non sia di Dio e per Iddio, e quindi generosamente tagliate, senza ripensarci, ogni cosa che non è Dio, e se occorre, troncate tutto di un colpo, senza preoccuparvi degli altri: Iddio solo deve essere nel cuore vostro. Vorrei sapermi meglio spiegare per farvi capire quanto è necessario per una Oblata la purificazione del suo cuore. Vi dirò che solo per questo mezzo si può essere vera Oblata, accetta alla giustizia divina; solo per questa purificazione si può offrire a Dio un sacrificio di espiazione, ed infine per questa purificazione si arriva a vivere in Dio, unita nel più intimo con Dio. Oh! quanto è grande quest’unione con Dio che l'anima prova a misura che il suo cuore si purifica! Questa unione riveste l'anima di Dio in un modo così sensibile che, solo provandolo, si può capire; questa unione tiene l'anima talmente stretta al suo Dio, che in tutto vede Iddio e Dio solo solo è nel fine del suo operare e del suo parlare. Oh! dolce cosa è vivere unita a Dio, le stesse tenebre sono luce per l'anima che è unita a Dio. Questa intima unione io desidero in voi ed allora l'obbedienza, l'umiltà, la semplicità, l’osservanza della Regola e tutte le altre virtù ed opere di religione vi saranno care, perché esse vi portano a Dio, vi parlano di Dio, come a Dio vi porteranno i fiori, le piante, il firmamento, il creato tutto. E le creature, figlie mie, amatele e amatele in Dio, ma non vi ci attaccate; persuadetevi, figlie, che le creature non possono, da loro stesse, avere meriti, è solo Iddio che muove il loro cuore, inclina i loro sentimenti a noi: perciò non vi fermate ad esse, ma levatevi a Dio, ed il vostro cuore, i vostri affetti siano solo per Iddio.
3) Torno a raccomandarvi lo spirito dell'Opera; amate questo spirito, perché è il Cuore di Gesù trafitto che nel suo dolore lo ha chiesto. Egli vi ha chiamate a sé, vi ha dato una grande vocazione: ebbene corrispondete; le vostre opere, la vostra vita, tutto sia improntato di questo spirito, sia rivestito di esso, sia tutto tutto uniforme ai desideri del Sacro Cuore di Gesù. Amate la vostra vocazione!
4) Ed in ultimo vi raccomando il S. Cuore di Gesù; consolate questo Cuore trafitto, questo Cuore abbandonato; consolatelo ed amatelo, offritegli il cuor vostro come luogo di suo rifugio negli abbandoni e dolori, offritegli il vostro amore come refrigerio al suo amore contradetto, sconosciuto e non corrisposto.
5) Fatevi sante, ma di quella santità che non ha nulla di apparenza ed è solo nota a Dio, di quella santità che nel sacrificio, nell'osservanza, nell’esercizio delle più sode virtù e nel puro amore di Dio, si fonda, cresce e si perfeziona. 6) Pregate sempre per me, ma in special modo vi raccomando i sacerdoti, per la santificazione dei quali solo dovete immolarvi. Vi benedico per l'ultima volta.
7) Nella debolezza in cui sono, ho dimenticato raccomandarvi la carità scambievole. Le giovani rispettino e compatiscano le più anziane, le più anziane amino, compatiscano le giovani e scambievolmente si sopportino: ricordatevi che tutti siamo difettosi. Vi esorto poi ad osservare ed amare il silenzio; ricordatevi che tutte le vostre mancanze sono provenute dalle mancanze di silenzio, e quando l'avete osservato l'animo vostro stava più tranquillo e più raccolto. Abbiate questa misura: ogni giorno in modo tutto particolare esaminatevi sul silenzio, e quando vedete che spesso cadete è un segno che l'anima vostra si dissipa, e rimediate subito, perché il silenzio mantiene il raccoglimento e quando questo non vi è si cade in una infinità di difetti.
LA MADRE
PREGHIAMO
Beata Madre Teresa Casini, noi Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù e tue figlie spirituali, ti chiediamo con tutto il cuore che nella tua famiglia religiosa, per la fondazione della quale andasti incontro a tante sofferenze, rimanga viva la tua raccomandazione:“… consolate questo Cuore trafitto, questo Cuore abbandonato; consolatelo ed amatelo, offritegli il cuor vostro come luogo di suo rifugio negli abbandoni e dolori, offritegli il vostro amore come refrigerio al suo amore contraddetto, sconosciuto e non corrisposto” e l’impegno a pregare per i Sacerdoti “… per la santificazione dei quali solo dovete immolarvi” . Amen
Recita 10 gloria al Padre e la seguente giaculatoria: “Signore, manda santi Sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa”.
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IN ONORE DELLA BEATA
MADRE TERESA CASINI
VITTIMA D’AMORE
PER LA SANTITA’ SACERDOTALE
SETTIMO GIORNO
Intanto la sua salute, sempre molto delicata, peggiora sempre più. Una leggera paralisi e una progressiva artrite deformante la costringono sulla sedia a rotelle, ma il suo cuore è sempre più ardente di amore per Gesù Eucaristia, tanto che, quando sarà costretta a rimanere a letto, da una finestrella della sua camera, che comunica con la cappella, farà compagnia al suo Signore notte e giorno.
PREGHIAMO
Beata Madre Teresa Casini, ti raccomandiamo tutti i Sacerdoti che, a causa della debolezza della natura umana o dell’incomprensione da parte dei superiori, si sono allontanati dal Signore, credendo di trovare serenità e pace nelle promesse effimere di questo mondo. Sono venuti a trovarsi, delusi, in situazioni di abbattimento o di corruzione da cui non riescono ad uscire. Chiedi per loro allo Spirito Santo la luce necessaria perché ritrovino la strada del ritorno a Colui che li aspetta a braccia aperte. Amen
Recita 10 gloria al Padre e la seguente giaculatoria: “Signore, manda santi Sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa”.
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IN ONORE DELLA BEATA
MADRE TERESA CASINI
VITTIMA D’AMORE
PER LA SANTITA’ SACERDOTALE
SESTO GIORNO
Nel 1925, per promuovere e coltivare le vocazioni sacerdotali, Teresa si trasferisce a Roma dove, sempre in pieno accordo con le autorità ecclesiastiche, dà vita all’Opera dei Piccoli Amici di Gesù, collegi nei quali regna uno spirito di famiglia, che cura in modo particolare la formazione del cuore dei bambini. Quest’Opera darà alla Chiesa numerosi Sacerdoti e alcuni Vescovi.
In seguito, ella si prodiga con delicata premura in tutte quelle forme di attività, che il suo cuore materno le ispira in favore dei Sacerdoti.
PREGHIAMO
Beata Madre Teresa Casini, ti preghiamo con tutto il cuore per quei Sacerdoti nei quali è venuta meno la fede in Dio e la fiducia nei fratelli e che sono tentati di abbandonare il ministero sacerdotale, procurando una grande ferita al Cuore di Gesù e uno scandalo nella comunità cristiana. Fa’ che si ricordino del fervore iniziale e riprendano il cammino chiedendo la forza allo Spirito Santo che abita in loro, per mantenersi fedeli fino alla fine. Amen
Recita 10 gloria al Padre e la seguente giaculatoria: “Signore, manda santi Sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa”.
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IN ONORE DELLA BEATA
MADRE TERESA CASINI
VITTIMA D’AMORE
PER LA SANTITA’ SACERDOTALE
QUINTO GIORNO
La vita del piccolo monastero, di stretta clausura, si svolge tra preghiera e lavoro. Il fervore è tanto ma le difficoltà economiche sono tantissime e, per insufficienza di beni di prima necessità, le suore facilmente si ammalano di tisi e parecchie muoiono. I genitori delle giovani che vorrebbero diventare religiose, per timore che le figlie abbiano a perdere la salute, negano loro il permesso.
Sono anni molto molto difficili, ma Teresa non si scoraggia: sa che quest’Opera è stata richiesta dal Signore stesso ed Egli non le lascerà mancare il Suo aiuto. Vive il suo tempo in un esercizio di pura fede e nella serena fiducia che il Signore avrebbe spianato la strada a questa piccola famiglia religiosa, che nient’altro desiderava se non consolare il Cuore Trafitto di Gesù.
I Superiori Ecclesiastici ad un certo punto consigliano a Teresa di aprire la clausura. Ella allora si dedica alla cura delle ragazze del popolo, nel cui cuore cerca di instillare un’alta stima per il Sacerdozio ministeriale e le prepara a diventare delle brave madri di famiglia, le quali sapranno individuare il germe della vocazione nei loro figli e pregare perché giunga a maturazione.
PREGHIAMO
Beata Madre Teresa Casini, ti preghiamo per I Sacerdoti che svolgono il ministero da molti anni. L’insuccesso non li scoraggi e il successo non li insuperbisca; l’ostilità non li deprima e la stima non li illuda; il dolore non li prostri e la gioia non li esalti; la stanchezza non li fiacchi e l’entusiasmo non li distolga dal dialogo con il Signore. Tengano i loro occhi ostinatamente fissi su Colui che li ha chiamati perché stessero con Lui e insegnino ai fedeli a fare altrettanto. Amen
Recita 10 gloria al Padre e la seguente giaculatoria: “Signore, manda santi Sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa”.
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BEATA MADRE TERESA CASINI
VITTIMA D’AMORE
PER LA SANTITA’ SACERDOTALE
QUARTO GIORNO
Intanto la sua famiglia si è stabilita a Frascati e lei va a pregare nella chiesa di san Rocco. “In questa chiesa compresi che avrei potuto realizzare il desiderio espresso dal Signore riguardo ai Sacerdoti con riunire attorno a Gesù Sacramentato un piccolo numero di anime, aventi per scopo di offrirsi insieme a Lui, Vittima Eucaristica, in sacrificio di espiazione per quei Sacerdoti che, con le loro colpe, offendono la giustizia del Suo Divin Padre”.
Lei confida tutto al suo direttore spirituale. Padre Arsenio, uomo intelligente ma imperioso, le ordina di entrare in un Istituto nascente intitolato: "Le vere amanti del Cuore di Gesù". La fondatrice, donna dall'equilibrio mentale instabile, dopo poco si ammala e muore e l'Istituto finisce nel nulla.
Teresa allora si ritira a Grottaferrata, dove passa molte ore delle sue giornate in preghiera nell'Abbazia di Santa Maria. Prende in affitto un piccolo appartamento dove comincia ad accogliere alcune ragazze desiderose di conoscere il Signore. Intanto sta cercando di costruire una piccola casa, nella quale il 17 ottobre 1892 con due di esse inizia, nella più grande povertà, la vita comune e il 2 febbraio 1894 nasce l’Istituto delle Vittime del Sacro Cuore di Gesù, rinominato poi Istituto delle Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù.
PREGHIAMO
Beata Madre Teresa Casini, ti preghiamo per tutti i Sacerdoti ordinati da poco tempo. Con la preghiera assidua e fervorosa sappiano conservare la fiamma che lo Spirito Santo ha acceso nei loro cuori, schivare le sirene seduttrici del successo e del possesso, mantenere puri i loro cuori e i loro corpi per farne un sacrificio santo e gradito al Signore, così che possano diventare fari luminosi per il cammino dei fratelli loro affidati. Amen
Recita 10 gloria al Padre e la seguente giaculatoria: “Signore, manda santi Sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa”.
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MADRE TERESA CASINI
VITTIMA D’AMORE
PER LA SANTITA’ SACERDOTALE
TERZO GIORNO
Dopo attenta riflessione e con l'aiuto e il consiglio del suo direttore spirituale, padre Arsenio Pellegrini, abate dei monaci basiliani, decide di consacrarsi interamente al Signore, entrando il 1° febbraio 1885 nel monastero delle "Sepolte vive" in Roma. In questo luogo, subito dopo l'ingresso, sente nel suo intimo una voce che le dice: "Qui entri per imparare non per restare". Ella intanto vive la sua vita di claustrale, cercando unicamente. di piacere al Signore. “Un giorno, -racconta- stando attorno a Gesù Sacramentato e trattando con Lui familiarmente, intesi che Gesù mi chiedeva dodici vittime, che si fossero offerte con Lui alla giustizia del suo Divin Padre in riparazione delle offese ricevute da parte dei Suoi Sacerdoti “e richiese che questa offerta ciascuna la facesse con il proprio sangue”. Il 12 giugno dello stesso anno, giorno della festa del Sacro Cuore, insieme al padre Arsenio Pellegrini, a tre monaci basiliani, a un sacerdote diocesano, a due religiose e a quattro laiche fa la sua offerta di vittima. Dopo qualche mese però si ammala ed è costretta a tornare in famiglia, dove l'opposizione della mamma alla sua scelta di consacrazione si fa sempre più ostinata. Lei non si lascia intimidire e cerca di realizzare il suo sogno.
PREGHIAMO
Beata Madre Teresa Casini, ti preghiamo per tutti i direttori spirituali dei giovani. Siano uomini di preghiera e non semplici psicologi; guide esperte nella via della santità e punti di riferimento rassicuranti per tutti coloro che sono alla ricerca del senso della propria vita e delle decisioni da prendere in merito. I giovani, a loro volta e sul tuo esempio, sappiano fidarsi dei loro consigli e seguirli con assennatezza e personale responsabilità. Amen
Recita 10 gloria al Padre e la seguente giaculatoria: “Signore, manda santi Sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa”.
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SECONDO GIORNO
A diciotto anni Teresa ha tanto vuoto nel cuore e cerca come dar senso alla sua giovane vita. Convinta che solo Dio può riempire questo vuoto, passa molte ore della sua giornata, facendo amorosa compagnia a Gesù Sacramentato.
Un giorno, mentre è in preghiera nella chiesa abbaziale di santa Maria in Grottaferrata, il Signore le mostra il suo Cuore trafitto da una spina e le rivela il proprio dolore: « “Il Sacerdote è parte delle mie viscere, pupilla dei miei occhi; il carattere sacerdotale è al di sopra di qualunque dignità. Io ho chiamato queste anime al mio servizio, dando loro una vocazione sublime, le ho circondate di lumi e grazie dello Spirito Santo e le ho messe in mezzo alla società, affinché, trattando continuamente con essa, mi fossero come tanti canali in cui le anime passassero per venire al mio Cuore. Ma - aggiunse con espressione di dolore - non tutte corrispondono alla loro vocazione e con le loro infedeltà e ingratitudini trafiggono il mio cuore, conficcando una spina in esso”. Mi chiese poi di riparare e di consolarlo nel suo dolore».
Da quel momento in poi non ha più pace. Il suo unico desiderio sarà consolare Gesù e cercare tutti i modi per farlo.
PREGHIAMO
Beata Madre Teresa Casini, ti preghiamo per tutti i giovani che come te portano in cuore la chiamata del Signore e che desidererebbero consacrarsi a Lui ma sono angosciati, perché non riescono a fare il distacco necessario dagli affetti, dalle comodità, dai divertimenti e dal successo. Fa’ che sul tuo esempio anche essi non “abbiano più pace” e il loro unico desiderio sia quello di diventare la gioia di Dio. Amen
Recita 10 gloria al Padre e la seguente giaculatoria: “Signore, manda santi Sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa”.
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MADRE TERESA CASINI
VITTIMA D’AMORE
PER LA SANTITA’ SACERDOTALE
PRIMO GIORNO
Teresa nasce a Frascati, ridente cittadina dei castelli romani, il 27 ottobre 1864. E' la primogenita dell'ingegnere Tommaso Casini e di Melania Rayner, cittadina belga. Vive la sua infanzia serena insieme alla sorella Adele e al fratello Alessandro, per il quale nutre un amore particolare. Il suo amato papà, uomo di fede sincera e profonda, le insegna ad amare Dio con tutto il cuore. Quando Teresa ha soltanto nove anni egli muore. La famiglia allora si trasferisce a Grottaferrata presso i nonni materni. La mamma, donna giovane, bella, ricca e amante del divertimento, la trascina in una vita mondana senza tregua.
PREGHIERA
Beata Madre Teresa Casini, ti preghiamo per tutte le famiglie cristiane e in modo particolare per quelle in cui il Signore si degna di scegliere un figlio o una figlia per la vita di totale consacrazione nella vita sacerdotale o religiosa. Sappiano essere generose, pensando che i figli sono stati sì affidati loro dal Signore, ma che Egli ha su ciascuno di essi un progetto che va realizzato, prima di tutto per la loro felicità e poi per il bene dei fratelli. Sappiano accompagnarli, in un serio discernimento, con la preghiera, l’incoraggiamento e l’affetto. Amen.
Recita 10 gloria al Padre e la seguente giaculatoria: “Signore, manda santi Sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa”.
LA CARTOLINA IN MANO
Sono sorprendenti i bambini nelle loro manifestazioni e nei loro atteggiamenti. Hanno sempre qualcosa, se non molto, da insegnare agli adulti.
Anni fa venni chiamato a fare da cappellano a una colonia marina tenuta dall'Istituto Don Mazza a Jesolo. Al mare nel periodo estivo c'erano bambini dai tre ai cinque anni. Età questa in cui il bambino, secondo me, è, a sua insaputa, un professore, un suggeritore di comportamenti veri e, direi, evangelici, rispondenti alle esigenze più profonde del cuore umano.
Ogni volta che guardo un bambino di quell'età e contemplo le sue reazioni, il suo modo di parlare e di ascoltare, ne resto, lo confesso, incantato. Mi colpisce soprattutto il suo comportamento quando tenta di vivere la sua indipendenza: finge di essere autonomo, ma t'accorgi che non fa un passo, non pronuncia una sillaba, non muove un dito se non sa che la mamma lo sta guardando, in una parola, se non percepisce che qualcun o gli vuol bene.
E ’ del resto , proprio l'atteggiamento fondamentale di ogni uomo che non può trovare forza, né motivazioni sufficienti per fare o dire qualche cosa; addirittura non può vivere, se non si sente amato.
Il rapporto che il bambino ha con la mamma o col papà, è l'esatto rapporto che io devo avere con Dio.
Non posso dimenticare Richetto, un bimbo di tre anni. Lo vedo un giorno arrivare a pranzo, dopo la passeggiata al mare, con in mano una cartolina che stringeva tanto da stropicciarla. Aveva un bel dirgli Roberta, l'assistente, di tenere per mano il vicino: la sua mano era occupata dalla cartolina scritta dalla mamma e ricevuta proprio quella mattina. E neppure a pranzo Richetto voleva liberare la destra da quel dolce peso. Tentammo di persuaderlo a posare la cartolina accanto al piatto: accettò soltanto di stringerla con la sinistra mentre teneva il cucchiaio con la destra.
Mi avvicinai e gli chiesi: - Richetto, cos'hai in mano? - La mamma - mi rispose.
Quel giorno si rifiutò perfino di fare il bagno per non mollare la preda. Alla sera, dopo aver dato la benedizione e la buona notte a tutto il personale della colonia, me ne stavo andando a dormire; ma l'assistente mi chiama a vedere uno spettacolo: Richetto che dormiva con in bocca il ditino della mano sinistra e nella destra stringeva la mamma.
Grazie, Richetto, perché a me e a chi mi legge, ricordi che neppure un istante possiamo sentirci orfani e che la nostra mamma del cielo, Maria, ci assicura tutto il suo amore e la sua presenza inseparabile in quella lettera che ci ha lasciato e che possiamo sempre stringere al cuore: Gesù.
Padre Andrea Panot O.C.D.
Signore,
Sacerdoti santi!
dacci tanti
TRIDUO A SANTA
MARGHERITA MARIA ALACOQUE
PER LA SANTIFICAZIONE
DEI SACERDOTI
O santa Margherita Maria, a cui Gesù ha rivelato che il Suo Cuore divino arde dal desiderio di portare tutti gli uomini all’amore del Padre, accendi nelle anime sacerdotali la fiamma dell’apostolato. La loro vita diventi una testimonianza del Vangelo, con l’ardore della Parola e l’efficacia dell’esempio. La tua intercessione li aiuti ad attirare le anime nel regno del Suo Amore, dove l’umanità formerà una sola famiglia nell’amplesso eterno del Padre.
Recita 10 Gloria al Padre e poi questa giaculatoria: “Dolce cuor del mio Gesù, fa’ che io t’ami sempre più; cuore misericordioso di Gesù abbi compassione dei sacerdoti peccatori e attirali a Te; cuore agonizzante di Gesù abbi pietà dei sacerdoti moribondi”.
TRIDUO
IN ONORE DI SANTA
MARGHERITA MARIA ALACOQUE
PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
O santa Margherita Maria, a cui il Sacro Cuore di Gesù ha confidato l’angoscia provata nell’orto del Getsemani per il peso e la gravità del peccato fino a sperimentare l’agonia e il sudore di sangue e ti ha chiesto di consolarlo, perché ancora oggi gli uomini lo offendono o lo ignorano, rendi il cuore dei Sacerdoti sensibile alla tragedia dell’umanità che resiste al Suo Amore. Per i peccati commessi dai loro stessi confratelli e per tutti i peccati che si commettono nel mondo vogliano essi offrirGli la loro generosa riparazione, unendola al santo Sacrificio che celebrano ogni giorno. Ascolta la nostra preghiera e trasformala in un atto di fede e di amore a “quel Cuore che ha tanto amato gli uomini” e in cambio non riceve che disprezzi, rifiuti e indifferenza. Amen
Recita 10 Gloria al Padre e poi questa giaculatoria: “Dolce cuor del mio Gesù, fa’ che io t’ami sempre più; cuore misericordioso di Gesù abbi compassione dei sacerdoti peccatori e attirali a Te; cuore agonizzante di Gesù abbi pietà dei sacerdoti moribondi”.
IN ONORE DI SANTA
TRIDUO
MARGHERITA MARIA ALACOQUE
PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
O santa Margherita Maria a cui Gesù, ha mostrato il suo Cuore divino, simbolo vivente di amore infinito, attira le anime sacerdotali alla Sua dolce intimità. Egli che si è consumato per la gloria del Padre e per la salvezza degli uomini, renda anche la vita dei Sacerdoti una continua testimonianza d’amore. Gli offrano i loro sensi, così pronti alla dissipazione; il loro cuore così incostante; la loro carne, così fragile e tutto ciò che hanno e sono, perché diventino un olocausto gradito per la salvezza delle anime. Amen
Recitare10 Gloria al Padre e la seguente invocazione:
“Dolce cuore di Gesù, fa’ che io t’ami sempre più; cuore misericordioso di Gesù abbi compassione dei sacerdoti peccatori e attirali a Te; cuore agonizzante di Gesù abbi pietà dei sacerdoti moribondi”.