MICHELE, GABRIELE E RAFFAELE
TRIDUO AGLI ARCANGELI
PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
Glorioso san Gabriele Arcangelo, Angelo dell’Incarnazione, fedele messaggero di Dio, apri le orecchie dei Sacerdoti così che possano sentire i suggerimenti ed i richiami della grazia che provengono dall’ amabilissimo cuore di Gesù. Rimani sempre con loro, così che, comprendendo bene la Parola di Dio e la Sua ispirazione, possano adempiere docilmente ciò che Dio vuole da loro. Fa’ che possano essere sempre pronti e vigilanti nell’attesa della venuta del Signore, perché nell’ora della morte non abbiano a sentire quelle tremende parole rivolte alle cinque vergini stolte che, arrivando in ritardo alle nozze e trovando la porta chiusa, incominciarono a dire : “Signore, Signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco”.
Per tutti i giorni ripetere 10 volte
San Michele Arcangelo, “chi come Dio”
R./ prega per i Sacerdoti, perché siano santi!
San Gabriele Arcangelo, “forza di Dio”
R./ prega per i Sacerdoti, perché siano santi!
San Raffaele Arcangelo, “medicina di Dio” e protettore dei viaggiatori
R./ prega per i Sacerdoti, perché siano santi!
TRIDUO AGLI ARCANGELI
MICHELE, GABRIELE E RAFFAELE
PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI
Glorioso san Michele Arcangelo, il cui nome significa "chi è come Dio?", Tu hai ricevuto da Dio la forza ed il potere di annullare, con l’umiltà, l’arroganza del demonio. Ti supplichiamo con insistenza per i tuoi sacerdoti affinché Dio doni loro un cuore veramente umile, che renda volentieri gli omaggi dovuti alla Sua Divina Maestà e sappia vincere le torbide suggestioni del male; una sincera fedeltà nell’adempiere la volontà di Dio e una grande carità nei confronti dei loro fratelli. E quando, al momento della morte si presenteranno per il giudizio, sentano a loro rivolte queste consolanti parole: “Vieni, servo buono e fedele; entra nel gaudio del tuo Signore”.
Per tutti i giorni ripetere 10 volte
San Michele Arcangelo, “chi come Dio”
R./ prega per i Sacerdoti, perché siano santi!
San Gabriele Arcangelo, “forza di Dio”
R./ prega per i Sacerdoti, perché siano santi!
San Raffaele Arcangelo, “medicina di Dio” e protettore dei viaggiatori
R./ prega per i Sacerdoti, perché siano santi!
UNA TERRIBILE VISIONE
DI PADRE PIO
Padre Pio da Pietrelcina era presbitero da poco quando – lo dice lui in una lettera del 13 aprile 1913 – gli apparve Gesù: “Era tutto malconcio e sfigurato. Egli mi mostrò una grande moltitudine di sacerdoti regolari e secolari, fra i quali diversi dignitari ecclesiastici; di questi, chi stava celebrando, chi stava parando e chi si stava svestendo delle sacre vesti”.
“La vista di Gesù in angustie – continua il racconto della visione – mi dà molta pena, perciò volli domandargli perché soffrisse tanto. Nessuna risposta, n’ebbi. Però il suo sguardo si riportò verso questi sacerdoti; ma poco dopo, quasi inorridito e come fosse stanco di guardare, ritirò lo sguardo ed allorché lo rialzò verso di me, con grande mio orrore, osservai due lacrime che gli solcavano le gote. Si allontanò da quella turba di sacerdoti con una grande espressione di disgusto sul volto, gridando “Macellai” e rivolto a me disse “Figlio mio non credere che la mia agonia sia stata di tre ore, no; io sarò per cagione alle anime da me più beneficate, in agonia fino alla fine del mondo. Durante il tempo della mia agonia, figlio mio, non dormire… L’ingratitudine e il sonno dei miei ministranti mi rendono più gravosa l’agonia”.
Preghiera per i sacerdoti
Signore Gesù, presente nel Santissimo Sacramento, che hai voluto perpetuare la tua Presenza tra noi per il tramite dei tuoi Sacerdoti, fa' che le loro parole siano sempre le tue, che i loro gesti siano i tuoi gesti, che la loro vita sia fedele riflesso della tua vita.
Che essi siano quegli uomini che parlano a Dio degli uomini, e agli uomini, di Dio. Che non abbiano paura del dover servire, servendo la Chiesa nel modo in cui essa ha bisogno di essere servita.
Che siano uomini, testimoni dell'eterno nel nostro tempo, camminando per le strade della storia con i tuoi stessi passi e facendo a tutti del bene. Che siano fedeli ai loro impegni, gelosi della propria vocazione e della propria donazione, specchio luminoso della propria identità e che vivano nella gioia per il dono ricevuto.
Te lo chiediamo per intercessione di san Padre Pio, la cui vita di Sacerdote è stata tutta spesa, per la tua gloria e per il bene delle anime. Amen.
E' IL TESORO
L'EUCARISTIA
DELLA CHIESA
O Dio, vieni a salvarci. Signore, vieni presto in nostro aiuto. Gloria al Padre...
1. Per tutti i Tabernacoli abbandonati.
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I Cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei Cieli! Benedetto Colui che viene nel nome del Signore! Osanna nell'alto dei Cieli!
10 volte: Sia lodato e ringraziato ogni momento Gesù nel Santissimo Sacramento!
2. In riparazione dei sacrilegi contro l'Eucaristia.
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I Cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei Cieli! Benedetto Colui che viene nel nome del Signore! Osanna nell'alto dei Cieli!
10 volte: Sia lodato e ringraziato ogni momento Gesù nel Santissimo Sacramento!
3. Per tutti i sacerdoti traviati o calunniati.
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I Cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei Cieli! Benedetto Colui che viene nel nome del Signore! Osanna nell'alto dei Cieli!
10 volte: Sia lodato e ringraziato ogni momento Gesù nel Santissimo Sacramento!
4. Per l'unità del Clero.
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I Cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei Cieli! Benedetto Colui che viene nel nome del Signore! Osanna nell'alto dei Cieli!
10 volte: Sia lodato e ringraziato ogni momento Gesù nel Santissimo Sacramento!
5. Per le ostie offerte con l'Ostia (cioè per le persone che si offrono insieme a Gesù per la salvezza dei fratelli).
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I Cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei Cieli! Benedetto Colui che viene nel nome del Signore! Osanna nell'alto dei Cieli!
10 volte: Sia lodato e ringraziato ogni momento Gesù nel Santissimo Sacramento!
Preghiera al Cuore di Gesù nell’Eucaristia
Cuore di Gesù nell’Eucaristia, amabile compagno del nostro esilio, Ti adoro! Cuore Eucaristico di Gesù, Cuore solitario, Ti adoro! Cuore umiliato, Ti adoro! Cuore abbandonato, Cuore dimenticato, Cuore disprezzato, Cuore oltraggiato, Ti adoro! Cuore sconosciuto agli uomini, Cuore amorevole, Ti adoro! Cuore pieno di bontà, Ti adoro! Cuore che desideri essere amato, Cuore paziente nell’attenderci, Ti adoro! Cuore interessato ad ascoltarci, Cuore desideroso di essere supplicato, Ti adoro! Cuore fonte di nuove grazie, silenzioso, che desideri parlare alle anime, Ti adoro!
TRIDUO A PADRE PIO
PER I SACERDOTI
San Pio, tu che nella vita sei stato Sacerdote e Vittima insieme a Gesù Sommo Sacerdote e Vittima d’amore, sai quale tesoro prezioso è il Sacerdozio, ma sai anche che purtroppo è “un tesoro in vasi di creta”.
Ti raccomandiamo i Sacerdoti appena ordinati, perché imparino a celebrare l’Eucaristia con la tua stessa fede e devozione e ad amministrare il sacramento della riconciliazione con la tua stessa dedizione.
Ti raccomandiamo i Sacerdoti che non sono più tanto giovani e che cominciano a perdere l’entusiasmo iniziale a causa di delusioni, di sconfitte e di mancanza di preghiera.
Chiedi al Signore per tutti loro una fede indefettibile, una speranza certa e una carità operosa, perché siano un faro che illumini la vita dei fratelli, come sei stato tu. Amen.
Il tuo custode
In una grande azienda di televisori e computer lavoravano un migliaio di persone selezionate una per una, dopo attento esame sulla personale onestà e dopo segrete e approfondite indagini sulla famiglia.
All'atto dell'assunzione a ciascuno veniva perfino rilasciato un attestato di idoneità dallo psicologo dell'azienda. A questo punto il direttore poteva, quindi, dormire sonni tranquilli. Ma un giorno si cominciò a scoprire che mancava un computer, un altro giorno un televisore. Scattò immediatamente l'allarme, non tanto per il valore della merce rubata, quanto per la gravità del furto in sé.
Venne dato l'ordine di cambiare tutte le serrature, tutte le chiavi. Tutti si facevano la stessa domanda: “Chi mai ha potuto entrare? Solo il guardiano possiede le chiavi; lui, persona affidabilissima”. Cambiate le serrature dopo qualche mese si accusarono altri ammanchi. Chi può essere entrato? E sempre di notte!
Dopo questa nuova sostituzione delle serrature, il custode, che normalmente lavorava di giorno, ricevette l'ordine di sorvegliare l'azienda anche di notte. Mai il direttore dubitava dei suoi collaboratori e tanto meno del guardiano. Non voleva che il dubbio lo sfiorasse neppure per un istante. Ma un giorno gli arrivò una soffiata proprio sul custode; sì, assurdamente bisognava sospettare e quindi vigilare su di lui.
Ciò lo addolorò molto. Ancora incredulo, senza dir niente a nessuno, nel massimo riserbo, mandò suo figlio a vigilare l'azienda di notte. Si scoprì che il ladro era proprio il custode. Il suo immediato licenziamento scosse e turbò l'intera compagine lavorativa: “Lui, proprio lui! Chi mai poteva diffidare di lui?”
L'azienda sei tu, sono io. Un'azienda che ogni momento può essere saccheggiata e depredata da uno strano custode che notte e giorno vi alloggia all'interno: l'egoismo. E’ un vigilante che si presenta sempre ineccepibile, paludato della più rigorosa onestà. Si direbbe al di sopra di ogni sospetto.
A custodire, difendere da ogni genere di assalto e far fruttare al massimo questa azienda, il Direttore, Dio, ha mandato suo figlio, Gesù che ti conosce bene, vuole il tuo interesse, stravede per te. Ti prega di lasciarlo entrare. Solo allora l'egoismo sarà licenziato e sostituito dall'Amore.
Se il Signore non custodisce la casa, invano lavorano coloro che vi abitano.
TRIDUO A PADRE PIO
PER I SACERDOTI
San Pio, tu che nella vita sei stato Sacerdote e Vittima insieme a Gesù Sommo Sacerdote e Vittima d’amore, hai conosciuto bene la sofferenza per averla sperimentata nella tua carne e nel tuo cuore e proprio per alleviare quella altrui hai voluto dar vita alla ”Casa sollievo della sofferenza”. Ti preghiamo pertanto per tutti gli ammalati del mondo ma in modo particolare per i Sacerdoti malati nel corpo, soli e scoraggiati e soprattutto per i Sacerdoti che hanno tradito l’Amore e non trovano il coraggio di credere che il Padre li attende con ansia per perdonarli. Amen
TRIDUO A PADRE PIO
PER I SACERDOTI
San Pio, tu nella vita sei stato Sacerdote e Vittima insieme a Gesù Sommo Sacerdote e Vittima d’amore. Una mattina avesti la visione del Signore crocifisso che, oltre a grondare sangue, grondava lacrime a causa della leggerezza con cui alcuni sacerdoti si preparavano a celebrare la santa Messa, altri la stavano celebrando indegnamente e altri ancora l’avevano già celebrata senza fede e, rivolto a quelli lo sentisti dire: “Macellai!”. Per il dolore che a quella vista ti trafisse il cuore rimanendovi indelebile, prega per tutti i Sacerdoti del mondo: per quelli santi perché siano sempre più santi, per quelli peccatori perché tornino al Signore pentiti e per quelli tiepidi perché incomincino ad amare il Signore come lo hai amato tu; e a noi che ti preghiamo concedi di comprendere la grandezza e l’importanza dei Sacerdoti e la costanza di chiederne al Signore tanti e santi. Amen
SI PENSA DI AVER FALLITO…
E INVECE
IL SIGNORE HA FATTO MERAVIGLIE
Il prete di un piccolo villaggio arriva in chiesa motivato e ben disposto a celebrare una bella Messa Vespertina. Il tempo passa e la gente non arriva. Dopo 15 minuti di ritardo entrano tre bambini, dopo 20 minuti due giovani, quindi il prete decide di iniziare la Messa con i cinque fratelli.
Nel corso della Messa entra una coppia che si siede sulle ultime panche della chiesa. Durante l’omelia, entra un altro signore un po’ sporco con una corda in mano. Deluso e senza capire il perché della scarsa partecipazione dei fedeli, il prete si applica alla predicazione ugualmente entusiasta e con vivo zelo.
Quella sera, mentre torna a casa viene rapinato e picchiato da due ladri che gli portano via la valigetta con la Bibbia e altri oggetti di valore.
Arrivato alla casa parrocchiale, mentre si curava le ferite, ritenne quel giorno come: 1) Il giorno più TRISTE della sua vita 2) Il giorno più FALLIMENTARE del suo ministero. 3) Il giorno più INFRUTTUOSO della sua carriera.
Dopo cinque anni, il prete decide di condividere questa storia con i fedeli in chiesa. Quando finisce di raccontare la storia, una coppia molto in vista in quella parrocchia dice: Padre, la coppia della storia che si è seduta in fondo eravamo noi. Eravamo sull’orlo della separazione in funzione di diversi problemi e disaccordi che c’erano a casa nostra. La notte precedente avevamo deciso di porre fine al nostro matrimonio, ma prima decidemmo di andare in chiesa e poi ognuno avrebbe seguito la sua strada. Ma… abbiamo rinunciato alla separazione dopo aver ascoltato la sua omelia e poi esserci accostati alla comunione. Oggi siamo qui con la casa e la famiglia restaurata.
Appena la coppia finisce di parlare, uno degli imprenditori più noti che aiutava a mantenere quella chiesa, chiede di parlare, e quando gli viene data la possibilità dice: Padre, sono il signore che è entrato un po’ sporco con una corda in mano. Ero sull’orlo del fallimento, perso nella droga, mia moglie e i miei figli se ne erano andati via di casa per le mie aggressioni. Quella notte avevo cercato di suicidarmi, ma la corda si era spezzata, così avevo deciso di comprarne un’altra. Quando sono andato a comprare l’altra corda, ho visto la chiesa aperta, ho deciso di entrare sebbene fossi davvero sporco e con la corda in mano. Quella notte, la sua omelia mi ha perforato il cuore e me ne andai con il coraggio di vivere e andare avanti. Oggi sono libero dalla droga, la mia famiglia è tornata a casa e sono diventato il più grande imprenditore del villaggio.
Alla porta dell’ingresso della sacrestia, un fedele grida: Padre, sono stato uno di quei ladri che l’hanno rapinata! L’ altro è morto quella stessa notte, mentre facevamo il secondo round della notte. Nella sua valigetta c’era una Bibbia, l’ho letta ogni volta che mi svegliavo la mattina. Dopo aver letto così tanto, ho deciso di entrare in questa chiesa.
Il prete, rimasto sotto shock, iniziò a piangere insieme ai fedeli. Dopotutto, quella notte che aveva considerato una notte di fallimento era stata una serata di conversioni, di rinascite, di svolte, di speranza.
Camminando trovo
In vacanze nella valle di Primiero, decisi di fare una bella passeggiata lungo un sentiero verso la cima Rosetta; m'incamminai senza un programma ben preciso, se non quello di fare una lunga camminata. Al primo che passa chiedo informazioni sul sentiero da seguire. Interviene un anziano signore, molto arzillo e dal passo veloce che, senza fermarsi, mi grida: “venga con me; mi segua e vedrà che il mio percorso sarà di suo gradimento”.
Mi accodo e ci salutiamo subito come vecchi amici. Del resto in montagna si fraternizza con estrema facilità. Scherzando, in tono provocatorio, chiedo al compagno di viaggio che marciava con passo lesto: “Scusami, ma dove vai, che meta hai, che fretta hai, cosa cerchi con un passo tanto frettoloso?” Mi risponde che non cerca niente; ma che vuole e cerca solo ciò che sta già facendo, di camminare cioè in modo spedito: “la mia salute, mi ha detto il medico”.
Gli obbietto che la funivia in meno di quindici minuti ci porterebbe a tre mila metri e senza faticare tanto. “Non mi serve la funivia - mi risponde - non ho fretta di arrivare in vetta al Rosetta; ho solo fretta di trovare, camminando, ciò che solo camminando si cerca. Il tempo speso camminando non è tempo perso, ma un trovare salute. Praticamente camminando già possiedo quello che cerco, grazie anche alla fatica della salita”.
L'amico assaporava e riassaporava di gusto questo concetto: “Niente di più bello che trovare camminando ciò che unicamente camminando si cerca”. E telefonando a sua moglie, insegnante di lettere, glielo ripeteva in latino: “Nihil mihi jucundius quam deambulando invenire quod eundo quaero”.
In una pagina del Piccolo Principe, un dialogo tra il piccolo principe ed un mercante, ho letto queste righe: - Buon giorno disse il piccolo principe. - Buon giorno, disse il mercante. Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete. Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva più il bisogno di bere. - Perché vendi questa roba? disse il piccolo principe. - Una grossa economia di tempo, disse il mercante. - Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano cinquantatré minuti alla settimana. - E che cosa se ne fa di questi cinquantatré minuti? - Se ne fa quel che si vuole.... - Io, disse il piccolo principe, se avessi cinquantatré minuti da spendere, camminerei verso una fontana.
Anche a noi camminatori non interessava la funivia per affrettare l'arrivo sulla vetta; ma perseverare a fare ciò che già stavamo facendo. Guadagnando in salute saremmo arrivati anche sulla cima.
Ciò che vale nella vita, non è né il correre, né il fare questo o quello; ma vale l'amore che accompagna il tuo respiro. Ci ripetevamo in latino: “Niente di più bello che trovare camminando, ciò che unicamente camminando si cerca.” Nell'amare ciò che vale è l'amore. Amando già possiedi ciò che cerchi.
Padre Andrea Panont O.C.D.
Onnipotenza partecipata
Chi prega è veramente armato, è forte ed invincibile, perché la preghiera da sola sconcerta tutti i piani umani e diabolici, e può persino indurre Dio a piani nuovi di amorosa misericordia. La preghiera è una forza multipla, ammirabile, che ha efficacia sullo spirito e sulla materia, sulle creature e sul medesimo Creatore. Vale più di tutti i mezzi, anche i più potenti, incatena le stesse leggi della natura. domina le forze più avverse ed è come l'onnipotenza partecipata a noi.
Siamo ad immagine di Dio: Dio infinito manifesta la sua onnipotenza per il Verbo Eterno che crea tutto; noi siamo ad immagine sua anche in questo, poiché la preghiera è la parola arcana che ci rende praticamente potenti su tutte le forze create, e può persino indurre Dio a nuove manifestazioni di potenza.
Don Dolindo Ruotolo
BEATA
MARIA VERGINE ADDOLORATA
Il martirio della Vergine viene celebrato tanto nella profezia di Simeone, quanto nella storia stessa della passione del Signore. Egli è posto, dice del bambino Gesù il santo vegliardo, quale segno di contraddizione, e una spada, dice poi rivolgendosi a Maria, trapasserà la tua stessa anima (cfr. Lc 2, 34-35).
Una spada ha trapassato veramente la tua anima, o santa Madre nostra! Del resto non avrebbe raggiunto la carne del Figlio se non passando per l'anima della Madre. Certamente dopo che il tuo Gesù, che era di tutti, ma specialmente tuo, era spirato, la lancia crudele non potè arrivare alla sua anima. Quando, infatti, non rispettando neppure la sua morte, gli aprì il costato, ormai non poteva più recare alcun danno al Figlio tuo. Ma a te sì. A te trapassò l'anima. L'anima di lui non era più là, ma la tua non se ne poteva assolutamente staccare. Perciò la forza del dolore trapassò la tua anima, e così non senza ragione ti possiamo chiamare più che martire, perché in te la partecipazione alla passione del Figlio, superò di molto, nell'intensità, le sofferenze fisiche del martirio.
Non fu forse per te più che una spada quella parola che davvero trapassò l'anima ed arrivò fino a dividere anima e spirito? Ti fu detto infatti: «Donna, ecco il tuo figlio» (Gv 19, 26). Quale scambio! Ti viene dato Giovanni al posto di Gesù, il servo al posto del Signore, il discepolo al posto del maestro, il figlio di Zebedeo al posto del figlio di Dio, un semplice uomo al posto del Dio vero. Come l'ascolto di queste parole non avrebbe trapassato la tua anima tanto sensibile, quando il solo ricordo riesce a spezzare anche i nostri cuori, che pure sono di pietra e di ferro?
Non meravigliatevi, o fratelli, quando si dice che Maria è stata martire nello spirito. Si meravigli piuttosto colui che non ricorda d'aver sentito Paolo includere tra le più grandi colpe dei pagani che essi furono privi di affetto. Questa colpa è stata ben lontana dal cuore di Maria, e sia ben lontana anche da quello dei sui umili devoti.
Qualcuno potrebbe forse obiettare: Ma non sapeva essa in antecedenza che Gesù sarebbe morto? Certo. Non era forse certa che sarebbe ben presto risorto? Senza dubbio e con la più ferma fiducia. E nonostante ciò soffrì quando fu crocifisso? Sicuramente e in modo veramente terribile. Del resto chi sei mai tu, fratello, e quale strano genere di sapienza è il tuo, se ti meravigli della solidarietà nel dolore della Madre col Figlio, più che del dolore del Figlio stesso di Maria? Egli ha potuto morire anche nel corpo, e questa non ha potuto morire con lui nel suo cuore? Nel Figlio operò l'amore superiore a ogni altro amore. Nella Madre operò l'amore, al quale dopo quello di Cristo nessun altro amore si può paragonare.
AVE, O CROCE,
UNICA SPERANZA
«Noi celebriamo la festa della santa croce, per mezzo della quale sono state cacciate le tenebre ed è ritornata la luce. Celebriamo la festa della santa croce, e così, insieme al Crocifisso, veniamo innalzati e sublimati anche noi. Infatti ci distacchiamo dalla terra del peccato e saliamo verso le altezze. È tale e tanta la ricchezza della croce che chi la possiede ha un vero tesoro. E la chiamo giustamente così, perché di nome e di fatto è il più prezioso di tutti i beni. È in essa che risiede tutta la nostra salvezza. Essa è il mezzo e la via per il ritorno allo stato originale. Se infatti non ci fosse la croce, non ci sarebbe nemmeno Cristo crocifisso. Se non ci fosse la croce, la Vita non sarebbe stata affissa al legno. Se poi la Vita non fosse stata inchiodata al legno, dal suo fianco non sarebbero sgorgate quelle sorgenti di immortalità, sangue e acqua, che purificano il mondo. La sentenza di condanna scritta per il nostro peccato non sarebbe stata lacerata, noi non avremmo avuto la libertà, non potremmo godere dell’albero della vita, il paradiso non sarebbe stato aperto per noi. Se non ci fosse la croce, la morte non sarebbe stata vinta, l’inferno non sarebbe stato spogliato. È dunque la croce una risorsa veramente stupenda e impareggiabile, perché, per suo mezzo, abbiamo conseguito molti beni, tanto più numerosi quanto più grande ne è il merito, dovuto però in massima parte ai miracoli e alla passione del Cristo. È preziosa poi la croce perché è insieme patibolo e trofeo di Dio. Patibolo per la sua volontaria morte su di essa. Trofeo perché con essa fu vinto il diavolo e col diavolo fu sconfitta la morte. Inoltre la potenza dell’inferno venne fiaccata, e così la croce è diventata la salvezza comune di tutto l’universo. La croce è gloria di Cristo, esaltazione di Cristo. La croce è il calice prezioso e inestimabile che raccoglie tutte le sofferenze di Cristo, è la sintesi completa della sua passione. Per convincerti che la croce è la gloria di Cristo, senti quello che egli dice: “Ora il figlio dell’uomo è stato glorificato e anche Dio è stato glorificato in lui, e lo glorificherà subito” (Gv 13, 31-32). E di nuovo: “Glorificami, Padre, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse” (Gv 17, 5). E ancora: “Padre glorifica il tuo nome. Venne dunque una voce dal cielo: L’ho glorificato e di nuovo lo glorificherò” (Gv 12, 28), per indicare quella glorificazione che fu conseguita allora sulla croce. Che poi la croce sia anche esaltazione di Cristo, ascolta ciò che egli stesso dice: Quando sarò esaltato, allora attirerò tutti a me (cfr. Gv 12, 32). Vedi dunque che la croce è gloria ed esaltazione di Cristo»
(Sant’Andrea di Creta, vescovo, Disc. 10 sull’esaltazione della santa Croce; PG 97, 1018-1019. 1022-1023)
Il mio Sì
Ti dico, Ti ripeto il mio Sì
come il passero ripete
in ogni attimo presente il suo battito d'ali.
Questo battito ripetuto è la mia fedeltà,
risposta alla tua fedeltà;
fedeltà della tua aria, del tuo cielo.
Battito tanto più frequente e vigoroso
quanto è più alta la vetta, quanto è veloce la corsa.
Io batto l'ala e tu mi dai l'aria;
batto la tua aria, e tu mi dai il cielo e le vette.
Tu mi chiedi solo di battere l'ali nel tuo cielo.
Dico e ridico il mio Sì, e il mio volo si compie.
Alla fine del volo vedrò che non solo l'aria,
non solo il cielo e le vette m'hai dato;
ma le ali e la forza di batterle
e il ritmo e la gioia di stringerti in croce m'hai pure donato.
Ora immerso nel tuo Paradiso,
mi rivedo nel Sì di Maria: s
ei tu che mi vuoi possedere
come luce che invade la notte,
come il mare che inonda l'abisso;
come immagine invadi il mio schermo;
sei il mio tutto che riempie il mio niente.
Sono GRAZIE! Tu in me hai compiuto il mio Sì.
DEL SANTISSIMO NOME
FESTA
DI MARIA
Nome dolcissimo, nome d’amore.
Tu sei rifugio al peccatore.
Tra i cori angelici è l’armonia
Ave Maria, Ave Maria.
Soave al cuore è il tuo sorriso,
o Santa Vergine, del Paradiso:
la terra e il cielo a te s'inchina...
Ave Maria, Ave Maria.
Dal Ciel benigna, riguarda a noi,
materna mostrati ai figli tuoi,
ascolta, o Vergine, la prece pia...
Ave Maria, Ave Maria.
Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate.
«E il nome della Vergine era Maria» (Lc 1, 26): diciamo dunque qualche cosa anche su questo nome, che significa «stella del mare» e si adatta perfettamente alla Vergine madre. Molto felicemente infatti è paragonata a una stella: come una stella emette il proprio raggio senza alterarsi, così rimanendo intatta la Vergine partorisce il Figlio. Il raggio non diminuisce il chiarore della stella: così il Figlio non diminuisce l'integrità della Vergine.
È proprio Maria dunque la nobile stella spuntata da Giacobbe, il cui raggio illumina tutto l'universo, la cui lucentezza è la più viva nei cieli, penetra negli inferi e, rifulgendo sulla terra e riscaldando più le menti dei corpi, alimenta le virtù e dissecca i vizi. È Maria la stella fulgente e preziosa, collocata sopra questo mare grande e spazioso, splendente per i meriti e scintillante per gli esempi.
Tu che sei convinto di essere sballottato tra le tempeste e gli uragani nel pelago di questa vita, più che di camminare sulla terra, non distogliere gli occhi dal chiarore di questa stella, se non vuoi essere travolto dalle procelle.
Se insorgono i venti delle tentazioni, se urti negli scogli delle tribolazioni: guarda la stella, invoca Maria.
Se vieni agitato dalle onde della superbia, dell'ambizione, della mormorazione, della gelosia: guarda la stella, invoca Maria.
Se l'ira, l'avarizia, i desideri della carne scuotono la navicella della tua anima: guarda a Maria.
Se sei turbato dalla gravità dei peccati, confuso per le brutture della coscienza, atterrito per il rigore del giudizio, stai per essere risucchiato nel baratro della tristezza e nell'abisso della disperazione, pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle angustie, nel dubbio: pensa a Maria, chiama Maria.
Non si allontani dalla bocca, non si allontani dal cuore; e per ottenere l'aiuto della sua preghiera non tralasciare di imitarne la vita.
Se vai dietro a lei non devierai; se la preghi non dispererai; se pensi a lei non potrai sbagliare. Se lei ti guida non cadi, se ti protegge non puoi aver paura; sotto la sua guida non sentirai la fatica; con il suo aiuto arriverai alla mèta e potrai sperimentare in te stesso quanto giustamente si dica: «E il nome della Vergine era Maria».
Ma ora dobbiamo fermarci un poco, perché la contemplazione di un così grande splendore non sia troppo fuggevole. Per usare le parole del vangelo: «È bene per noi stare qui» (Mt 17, 4): è piacevole contemplare in silenzio quello che il laborioso discorso non riesce a spiegare.
DALL’AUTOBIOGRAFIA DELLA BEATA MADRE TERESA CASINI
L’amore verso la Madonna crebbe in questo tempo e le promisi che non avrei nulla negato a chi domandava qualche cosa per suo amore. Credo che fu in questo tempo che la Madonna mi liberò da un pericolo.
Tornavo un giorno da Roma e smontata dal treno alla stazione di Frascati mi accingevo a tornare a piedi a Grottaferrata, perché avevo solo L. 0,50. Quel giorno mi sentivo tanto male – avevo anche la febbre, quindi fare a piedi quella strada sarebbe stato molto faticoso. Vicino al cancello della Villa Grazioli e della Villa Aldobrandini stava una carrozza ; non era di Frascati, ma sì bene dei castelli Romani. Il vetturino mi guardò, indi mi offrì di condurmi fino al crocevia per cent. 50. Io accettai perché in questo modo facevo più di mezza strada.
Mentre la carrozza camminava, il vetturino si voltò a me e mi domandò se non avevo timore di girare da sola essendo così giovane; gli risposi di no perché la Madonna mi avrebbe aiutata se fossi incorsa in qualche pericolo. Egli mi guardò in silenzio e poi aggiunse: “E sicura di questo che dice?”. Io gli mostrai la corona che stavo recitando e dissi: “Certamente che sono sicura, dico il Rosario”.
Quell’uomo, dopo essere stato un poco soprappensiero, soggiunse; “Ebbene, lo vedremo”; e detto questo frustò fortemente il cavallo che prese una grande corsa. Ebbi molta paura, e questa crebbe pensando che dovevamo passare davanti ad una strada che conduce alla macchia della Rocca, però accrebbi la mia preghiera alla Madonna, ed in apparenza stavo tranquilla.
Si stava per arrivare alla strada che io temevo, quando dalla via di sopra comparve il Cardinal Nocella con la famiglia; allora mi alzai dritta e dissi forte, per farmi sentire dal vetturino: “Oh, ecco Monsignore!” e dati i 50 centesimi aggiunsi: “Vedete se la Madonna aiuta” e saltai giù dalla carrozza senza aspettare che si fermasse. Il vetturino rimase sorpreso, e, frustato il cavallo, proferì una brutta bestemmia.
IERI POMERIGGIO, ORE 17:00,
PROFESSIONE PERPETUA
DI SUOR MARIA ANTONETA DIOR.
“Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio; perché l’amore è forte come la morte”. (Cantico dei Cantici 8:6)
"Ecco, io vengo, Signore
per fare la tua volontà"
Ieri sera nella cappella della nostra Casa Generalizia in Roma la nostra comunità di suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù si è riunita per una veglia di preghiera in preparazione alla professione di suor Maria Antoneta Dior, che avrà luogo , nella medesima cappella, oggi pomeriggio alle ore 17:00.
Durante la veglia la professanda ha recitato la consacrazione alla Madonna, chiedendole di insegnarle ad amare Gesù e a consolare il Suo Cuore.
Preghiamo per lei, perché il signore le conceda la santa perseveranza.
" E per loro santifico me stesso,
affinché essi pure
siano santificati in verità"
(Gv 17,19)
Ogni anno il giorno 8 settembre la Chiesa celebra la nascita della Vergine Maria.
Domani, 8 settembre 2022, nella cappella dedicata al Sacratissimo Cuore di Gesù della nostra Casa Generalizia, avrà luogo alle ore 17:00 la professione perpetua della nostra sorella suor Maria Antoneta Dior, presieduta da sua Eccellenza Mons. Mario Paciello.
Questo felice evento sarà preceduto stasera da una veglia di preghiera.
Invitiamo tutti a pregare per la perseveranza di questa giovane donna che, chiamata dal Signore alla Sua sequela, sulla scia della Beata madre Teresa Casini, Gli offre la sua vita per sempre, per consolare il Suo Divin Cuore e per la santificazione di tutti i Sacerdoti.
NOVENA
A MARIA SANTISSIMA BAMBINA
PER OTTENERE SACERDOTI SANTI
1. Santa Bambina, della regale stirpe di Davide, regina degli angeli, madre della grazia e dell'amore, io ti saluto con tutto l'affetto del cuore. Ottienimi, ti prego, dal Signore di amarlo con generosa fedeltà in tutti i giorni della mia vita; ottienimi ancora una tenerissima devozione verso di te, che sei la Primogenita dell'amore divino e ottieni alla Chiesa numerosi e santi Sacerdoti.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
2. O celeste Bambina, che sei venuta al mondo immacolata e bella, l'anima mia esulta innanzi a te, vero prodigio della sapienza e della bontà di Dio. Illibata e pura, aiutami a conservare gelosamente, a costo di qualunque sacrificio, la virtù della santa purezza e ottieni alla Chiesa Sacerdoti che siano angeli di purezza.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
3. Ave, graziosa e Santa Bambina, spirituale paradiso di delizie, in cui nel giorno dell'Incarnazione, fu piantato il vero Albero della vita, il Salvatore del mondo, aiutami a coltivare nell'anima mia i pensieri, gli affetti, le virtù del tuo Figlio divino, ottieni alla Chiesa Sacerdoti che lo amino con tutto il loro cuore.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
4. Ave, o ammirabile Bambina, chiuso giardino, impenetrabile alle creature, aperto solo allo Sposo celeste, che si diletta di riposare tra i fiori delle tue eccelse virtù. O Giglio di paradiso, innamorami della vita umile e nascosta; fa che lo Sposo celeste trovi la porta dei mio cuore sempre aperta alle sue visite amorose e ottieni alla Chiesa Sacerdoti che sappiano custodire il loro cuore unicamente per Gesù.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
5. O Santa Bambina, mistica aurora, porta felice del cielo, a te l'anima mia si affida e in te spera. Quanto è profonda la mia tiepidezza nel servizio di Dio! Quanto grande il pericolo di dannarmi! O potente Avvocata, dalla tua piccola culla stendi benigna la mano, scuotimi dal penoso torpore, sorreggimi nel cammino della virtù... Fa che attenda a servire il Signore con fervore e costanza fino alla morte, e ottieni alla Chiesa Sacerdoti che con il loro fervore sappiano scuotere dalla tiepidezza tante anime per guidarle all’amore del Cuore di Gesù.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
PREGHIAMO
Tenera Madre della sera, presenta al Tuo Figlio il frutto del nostro sudore e le ferite delle nostre cadute. Custodiscici nella notte sul caldo grembo verginale che accolse, obbediente, il Divin Verbo fatto uomo, per essere anche noi, domani, semi di luce per il mondo. Amen
NOVENA
PER OTTENERE SACERDOTI SANTI
A MARIA SANTISSIMA BAMBINA
1. Santa Bambina, della regale stirpe di Davide, regina degli angeli, madre della grazia e dell'amore, io ti saluto con tutto l'affetto del cuore. Ottienimi, ti prego, dal Signore di amarlo con generosa fedeltà in tutti i giorni della mia vita; ottienimi ancora una tenerissima devozione verso di te, che sei la Primogenita dell'amore divino e ottieni alla Chiesa numerosi e santi Sacerdoti.
Recitare l’Ave Maria 10 volte... O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
2. O celeste Bambina, che sei venuta al mondo immacolata e bella, l'anima mia esulta innanzi a te, vero prodigio della sapienza e della bontà di Dio. Illibata e pura, aiutami a conservare gelosamente, a costo di qualunque sacrificio, la virtù della santa purezza e ottieni alla Chiesa Sacerdoti che siano angeli di purezza.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
3. Ave, graziosa e Santa Bambina, spirituale paradiso di delizie, in cui nel giorno dell'Incarnazione, fu piantato il vero Albero della vita, il Salvatore del mondo, aiutami a coltivare nell'anima mia i pensieri, gli affetti, le virtù del tuo Figlio divino, ottieni alla Chiesa Sacerdoti che lo amino con tutto il loro cuore.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
4. Ave, o ammirabile Bambina, chiuso giardino, impenetrabile alle creature, aperto solo allo Sposo celeste, che si diletta di riposare tra i fiori delle tue eccelse virtù. O Giglio di paradiso, innamorami della vita umile e nascosta; fa che lo Sposo celeste trovi la porta dei mio cuore sempre aperta alle sue visite amorose e ottieni alla Chiesa Sacerdoti che sappiano custodire il loro cuore unicamente per Gesù.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù. 5. O Santa Bambina, mistica aurora, porta felice del cielo, a te l'anima mia si affida e in te spera. Quanto è profonda la mia tiepidezza nel servizio di Dio! Quanto grande il pericolo di dannarmi! O potente Avvocata, dalla tua piccola culla stendi benigna la mano, scuotimi dal penoso torpore, sorreggimi nel cammino della virtù... Fa che attenda a servire il Signore con fervore e costanza fino alla morte, e ottieni alla Chiesa Sacerdoti che con il loro fervore sappiano scuotere dalla tiepidezza tante anime per guidarle all’amore del Cuore di Gesù.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
PREGHIAMO
Provvida Ancella del mezzogiorno, gioia e conforto della casa di Nazaret, fa’ che riconosciamo nel pane che mangiamo il dono del Padre che ci ama e insegnaci a spezzarlo, felici, tra fratelli amati nel Signore. Amen
NOVENA
A MARIA SANTISSIMA BAMBINA
PER OTTENERE SACERDOTI SANTI
1. Santa Bambina, della regale stirpe di Davide, regina degli angeli, madre della grazia e dell'amore, io ti saluto con tutto l'affetto del cuore. Ottienimi, ti prego, dal Signore di amarlo con generosa fedeltà in tutti i giorni della mia vita; ottienimi ancora una tenerissima devozione verso di te, che sei la Primogenita dell'amore divino e ottieni alla Chiesa numerosi e santi Sacerdoti.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
2. O celeste Bambina, che sei venuta al mondo immacolata e bella, l'anima mia esulta innanzi a te, vero prodigio della sapienza e della bontà di Dio. Illibata e pura, aiutami a conservare gelosamente, a costo di qualunque sacrificio, la virtù della santa purezza e ottieni alla Chiesa Sacerdoti che siano angeli di purezza.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
3. Ave, graziosa e Santa Bambina, spirituale paradiso di delizie, in cui nel giorno dell'Incarnazione, fu piantato il vero Albero della vita, il Salvatore del mondo, aiutami a coltivare nell'anima mia i pensieri, gli affetti, le virtù del tuo Figlio divino, ottieni alla Chiesa Sacerdoti che lo amino con tutto il loro cuore.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
4. Ave, o ammirabile Bambina, chiuso giardino, impenetrabile alle creature, aperto solo allo Sposo celeste, che si diletta di riposare tra i fiori delle tue eccelse virtù. O Giglio di paradiso, innamorami della vita umile e nascosta; fa che lo Sposo celeste trovi la porta dei mio cuore sempre aperta alle sue visite amorose e ottieni alla Chiesa Sacerdoti che sappiano custodire il loro cuore unicamente per Gesù.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
5. O Santa Bambina, mistica aurora, porta felice del cielo, a te l'anima mia si affida e in te spera. Quanto è profonda la mia tiepidezza nel servizio di Dio! Quanto grande il pericolo di dannarmi! O potente Avvocata, dalla tua piccola culla stendi benigna la mano, scuotimi dal penoso torpore, sorreggimi nel cammino della virtù... Fa che attenda a servire il Signore con fervore e costanza fino alla morte, e ottieni alla Chiesa Sacerdoti che con il loro fervore sappiano scuotere dalla tiepidezza tante anime per guidarle all’amore del Cuore di Gesù.
Recitare l’Ave Maria 10 volte...
O Santa Bambina, pensaci Tu che sei tanto cara al Cuore di Gesù.
PREGHIAMO
O Vergine radiosa del mattino, mistico Oriente e limpida Aurora da cui è sorto per la nostra salvezza il Nuovo Giorno del mondo, attira con il Tuo splendore i nostri miopi sguardi verso il Sole Divino, perché siano sante le ore e sacrificio di lode le opere delle nostre mani. Amen